Di Ruggero Alcanterini
Ieri ho incontrato il nostro futuro. Ieri c’era tanto sole nel millenario Stadio di Domiziano, in quel che lo sovrasta per berniniana magia, che delle sue rovine agonali fece la Piazza più bella ed unica del mondo, in concorso e competizione con gli artifici dell’altro gigante del “barocco”, Borromini. Sotto, nel ventre di quella immensa cavea che si fonda sulla storia e la fantasia dei romani imperatori e papi, ma anche sulle straordinarie ambizioni di Donna Olimpia Maidalchini Pamphilj, omologa di Innocenzo X, si è svolta la seconda riunione di un organismo sportivo internazionale, dopo quella dell’ISCA con il Gala Move di Moving People nel novembre 2014, quella dell’Esecutivo di ENGSO Youth, per iniziativa del Comitato Italiano Fair Play. I giovani poco più che ventenni, che lo compongono, hanno fatto una scoperta straordinaria e hanno lavorato con entusiasmo intorno a nuovi e più adeguati progetti, che associano lo sport nel sociale con l’ambiente, il lavoro, l’inclusione, la salute, lo studio, la ricerca, la comunicazione, la formazione, l’etica… Filip Ic, Filipa Godinho, Romain Frm, Lea van Breukelen, Maria Acs, Paolo Emilio Adami Rodriguez, Sara Massini, Gerda Kat,Nevena Od Vesla e Xicu Colomar Martín rappresentano il futuro europeo ed i loro Paesi, ovvero la Serbia, l’Austria, l’Olanda, la Germania, la Francia, la Spagna, il Portogallo, l’Ungheria… oltre che l’Italia, naturalmente. L’impegno prossimo venturo ? All’Aja, in Olanda, a marzo, per il Forum Europeo dello Sport.