Di Ruggero Alcanterini
IL PRIMO MARZO
Lei fu siccome Immobile
Dato il mortal sospiro
Stette la spoglia immemore
Orba di tanto spiro
Così percossa attonita
A terra la Roma sta
Muta pensando all’ultima
Ora del derby fatal
Dall’Alpi alle Piramidi
Dal Manzanarre al Reno
Senza il fulmine Totti
Non sappiam come faremo
Fu vera gloria? Ai posteri
L’ardua sentenza: noi
Chiniam la fronte al Manzoni
E del Creator suo spirito
Più vasta orma stampar
Tutto Totti provò : la gloria
Maggior dopo il periglio
La fuga la vittoria
La reggia e il triste esiglio
Due volte nella polvere
Due volte sull’altar
Come aspettando il fato
Ei fe’ silenzio e l’arbitro
S’assise in mezzo a lor
Oh quante volte al tacito
Morir d’un giorno inerte
Chinati i rai fulminei
Le braccia al sen conserte
L’assalse della Lazio il sovvenir
E ripenso’ all’Immobile
E al trascorso stallo
A riprender il suo cavallo
E con concitato imperio
Tornare a giocar per vincere
E la Lazio tosto punir !
Ma noi come William
Solo per il fair play siam
Che vinca l’uno o l’altro
Sempre gioiosi stiam !