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Dall’inceneritore al termovalorizzatore ci passa l’incoscienza

E sì, care ragazze e ragazzi , credo sia davvero inutile e sicuramente malsano parlare di inceneritori come soluzione del mefitico ineludibile problema antropico dei rifiuti, come sarebbe utile e sicuramente sano parlare di termovalorizzatori come quadratura del cerchio a valle di una gestione razionale degli scarti riciclabili. Qualcuno tenta di trattenere l’Italia all’anno zero, quando altro mezzo non c’era che scaricare ogni cosa nelle ripe e nelle cave esauste, dalle mura o nei butti, usando il fuoco e la calce per eliminarne putrescenza e timori di morbilità. Pensavamo che i tempi della peste bubbonica fossero passati, sepolti nell’oblio da secoli e invece sono ancora ben presenti tra noi nella nuova veste tumorale, percolante e fumigante da milioni di mini e grandi discariche abusive, fuori controllo. Non ci prendiamo in giro discutendo su quello che l’innovazione ci consentirebbe di adottare per salvarci, per recuperare una situazione diversamente senza ritorno. Del resto, le situazioni critiche di Napoli e Roma le abbiamo tamponate spedendo vagonate di rifiuti ai termovalorizzatori dei paesi comunitari del centro e del nord Europa, consentendo loro di speculare ulteriormente sulla nostra miopia . Purtroppo tra di noi permane un alto tasso d’incoscienza e di disinformazione, tanto da condannarci alla rissa tra i timonieri e a fare baldoria, mentre la nave va a sbattere sulla scogliera.
E sì, care ragazze e ragazzi , credo sia davvero inutile e sicuramente malsano parlare di inceneritori come soluzione del mefitico ineludibile problema antropico dei rifiuti, come sarebbe utile e sicuramente sano parlare di termovalorizzatori come quadratura del cerchio a valle di una gestione razionale degli scarti riciclabili. Qualcuno tenta di trattenere l’Italia all’anno zero, quando altro mezzo non c’era …

Ruggero Alcanterini

Direttore responsabile de L’Eco del Litorale

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