ONA News: credito d’imposta, unica via per la bonifica?
Il credito d’imposta bonifica amianto rappresenta l’unico approccio concreto per risolvere in modo permanente il problema amianto in Italia. Difatti, l’Italia è stata uno dei maggiori produttori di materiali di amianto, basti pensare che è stato secondo in Europa dopo l’unione sovietica. L’amianto, è detto anche asbesto e uccide anche a basse dosi e dopo lungo tempo.
La trasmissione ideata e promossa dall’Osservatorio Nazionale Amianto, in questa occasione ha puntato i riflettori sulle possibili soluzioni normative da adottare per affrontare il problema amianto.
Sen’è discusso con:
- Ezio Bonanni, Presidente ONA;
- Nicola Forte, dottore commercialista;
- Franco Colombo, Presidente FILASC;
- Simone Banetta, dottore commercialista.
Consulta l’ultima puntata di ONA News direttamente sul nostro canale YouTube. Intanto, vi consigliamo di dare un’occhiata anche all’episodio dedicato alle tutele per le vittime dell’uranio impoverito.
in Italia abbiamo 40 milioni di tonnellate da bonificare
Nel nostro Paese, fino all’entrata in vigore della legge 257/1992, sono state lavorate 3.748.550 tonnellate di amianto che, miscelate con altri prodotti, hanno determinato la presenza del minerale killer in tutti luoghi di vita e di lavoro.
Difatti, si calcolano ad oggi ancora circa 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto, per cui permangono disperate le condizioni del nostro Paese anche dopo la messa al bando della lavorazione del minerale.
L’amianto è stato utilizzato massicciamente in tutti i settori. Con particolare interesse però nella produzione industriale con scarsa attenzione per la sicurezza e ciò ha determinato l’esposizione professionale intensa e prolungata a polveri e fibre di amianto di più di 3 milioni di lavoratori, e un’esposizione anche indiretta ed extraprofessionale, che ha convolto e continua a coinvolgere anche altri cittadini.
Picco di decessi previsto per il 2025
Come affermato dallo stesso Avv. Ezio Bonanni durante il suo intervento, sono tantissimi i decessi in Italia, a causa delle patologie asbesto correlate e si stima che nel 2025 ci sarà il picco.
Infatti, ci si aspetta 100.000 decessi nei prossimi 120 anni, solo in Italia e le stime sono prudenziali. Per questi motivi diventa inaccettabile il sacrificio di tante vite umane, che si possono ancora salvare, a causa dell’inerzia delle pubbliche autorità.
Quanto costa un paziente oncologico ai noi contribuenti?
Un aspetto che spesso passa in secondo piano è il costo sociale medio di un paziente oncologico. Si stima che un paziente affetto da neoplasia, come per esempio il mesotelioma, costa circa 41.000 euro ogni anno. Poi, talvolta, ad esso si aggiunge anche il costo di un farmaco di nuova generazione, arrivando così ad un costo pari ad oltre 100.000 euro l’anno.
Cifra insostenibile sia per il singolo malato che per la sua famiglia, ma anche per il Sistema Sanitario Nazionale. La bonifica e messa in sicurezza dei siti, fermerebbe la strage e anche la crescita esponenziale delle spese.
Già nel 2017, l’ONA ha presentato una proposta di legge per la bonifica amianto con credito di imposta per le imprese. Il progetto della proposta di Legge, al tempo fu presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel novembre 2017: Amianto. L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni: fermare la strage. Credito d’imposta per la bonifica.
Credito di imposta: un incentivo per lo smaltimento amianto
Con Decreto Ministeriale del 2016, l’allora Ministro Dell’Ambiente, ha cercato di incentivare la rimozione e lo smaltimento amianto prevedendo un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per la bonifica di beni e strutture produttive.
Sulle problematiche delle modalità di recupero del credito di imposta per le aziende che hanno finanziato le operazioni di bonifica, è intervenuto Il Dott. Franco Colombo, Presidente FILASC.
Il Dott. Colombo ha evidenziato che il recupero del credito di imposta è realizzabile nei tre anni successivi dalle operazioni di smaltimento amianto, e questo sistema si configura come una falla nella tutela delle imprese. Per favorire all’impresa l’immediato recupero di risorse economiche, il Dott. Colombo ha poi citato altri crediti di imposta come per esempio “il credito ricerca e sviluppo”.
Intervento del Dott. Nicola Forte (CTS ONA)
Il Dott. Nicola Forte è componente del Comitato Tecnico Scientifico ONA ed è intervenuto nel corso di questo episodio di ONA News. Il Dott. Forte ha brillantemente argomentato il contenuto della proposta di legge presentata dall’ONA il 6 novembre del 2017. In quella proposta di Legge, l’ONA aveva elaborato lo strumento tecnico normativo per favorire la bonifica amianto. Si prevedeva la possibilità di ottenere il credito di imposta, anche con la possibilità di cessione. Questi strumenti hanno costituito il presupporto per una prima normazione.
Infatti, l’art. 16-bis del Testo unico imposte sui redditi ha previsto che anche la rimozione delle coperture in cemento amianto. Tanto è vero che rientra nelle detrazioni fiscali al 50% la bonifica dei materiali di asbesto nei fabbricati residenziali e loro pertinenze. Ciò anche nelle c.d. “ristrutturazioni edilizie”.
Il credito d’imposta può costituire un elevato risparmio fiscale in 10 anni, oppure, essere oggetto di cessione. In questo caso, l’importo è recuperabile, immediatamente. Poi vi è lo strumento della detrazione in fattura. Questo è molto importante, perché permette di recuperare questi importi anche nei casi dei soggetti incapienti. Infatti, ci riferiamo a coloro che sono privi di reddito ed in quanto tale non posso utilizzare il credito d’imposta. Tuttavia, possono cederlo e quindi ottenere parte delle somme già pagate per la bonifica dei materiali in asbesto.
App ONA per la bonifica amianto
È online l’app che l’ONA ha predisposto per tutti gli smartphone, in grado di agevolare le segnalazioni e favorire la mappatura dei siti contaminati da amianto su tutto il territorio nazionale.