Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Poiché non vogliamo arrenderci ne tantomeno assuefarci a questo stato di cose, abbiamo deciso di impiegare qualche minuto per denunciare quella che, a parer ns e di molti altri genitori, rimane una grave discriminazione.
In breve, lo scenario che si svolge quotidianamente nella zona di via Tanaro e a via Campo di Carne (altrove non saprei), per i plessi scolastici di ARDEA II: dalle ore 8,00 alle ore 8,30 (ingresso scolastico) e dalle 12.30 alle 13.00 (uscita scolastica), frotte di studenti delle materne, delle elementari e medie, insieme ai loro genitori, si recano diligentemente alla scuola pubblica, i primi e i secondi, sempre accompagnati dai genitori che molto spesso, ne accompagnano più d’uno, facendo slalom e gincane tra le automobili accodate e ferme nel “traffico”, avendo mille occhi per controllare le imprevedibili azioni dei bambini più piccoli, o gli scooter o le vetture che sorpassano la fila magari non avvenendosi che davanti all’auto sorpassata ci sono le strisce pedonali e qualcuno potrebbe sognarsi di attraversare proprio lì.
Abbiamo già affrontato l’argomento con la precedente amministrazione, e ultimamente segnalato anche a questa, ma sembra che si voglia continuare con l’ordinaria amministrazione degli enti locali.
A quanto sappiamo, poi, mentre la regolarizzazione e il controllo del traffico per le scuole dell’Istituto Ardea I sia, fortunatamente efficiente.
Tutto questo non fà altro che alimentare il pensiero di una discriminazione verso il territorio di Tor San Lorenzo (nelle altre parti, oltre ad Ardea 1, non sapremmo).
Proprio perché teniamo alla sicurezza dei ns bambini, tutti, non vogliamo continuare a vivere in questo stato di agonia istituzionale, che da tanto tempo, troppo, ha invaso il territorio.
Parafrasando ciò che George Orwell scrisse nel 1943, “Tutti gli animali sono uguali… ma alcuni sono più uguali degli altri, anche nel sentirsi sicuri nell’ accompagnarli alla loro vita scolastica”.
I Rappresentanti di Istituto Complesso Ardea IIDopo questa lettera inviata qualche giorno fa, nonostante sia stato invitato ad un colloquio con il sindaco, condito di tante parole, le solite cantilene politiche, condite dal solito “si metta da questa parte”, che non ho mai accettato, non accetto e non accetterò mai, io no non mi ci metto, non mi sono candidato e chi lo fa deve avere la voglia di fare nel concreto e non a parole, di agire oltre gli ostacoli, gli enti locali hanno il dovere costituzionale e sopratutto morale di adempiere alla loro missione.
Ad oggi nonostante le rassicurazioni di una risoluzione temporanea ma che mettesse fine alla giungla di vetture, camioncini e furgoni che si ammassati lungo via nuova California. Tutto questo aumenta, come avevo fatto notare all’incontro con il sindaco, le tensioni dei genitori contro l’inciviltà galoppante che pervade il territorio e dove si alimenta, si nutre e cresce nei territori dove le istituzioni rimangono assenti.
Devo da cittadino, padre, figlio cercare in tutti i modi di ostacolare questo squilibrio societario che di giorno in giorno porta a vedere, chi di colpe non me ha ma ha solo dei diritti di cui tutti noi siamo in dovere di far avere i bambini a scene di rabbia societaria, genitori che urlano con chi rispetto non ne dà, la scuola deve proteggere i ns ragazzi, ma lo devono fare anche gli enti locali nell’accompagnarli nel sentirsi sicuri e sereni all’entrata e all’uscita. Una sicurezza che non può e non deve essere lasciata alla fortuna, perché fare in modo di prevenire qualsiasi evento dannoso è e deve essere la base di un Paese civile
Saluti
Rolando Roberti
Contattato dalla redazione il comandante Macchi cosi risponde:
La situazione della viabilità nelle due località indicate è senz’altro critica e di difficile gestione anche a causa dell’inciviltà di molti ma parlare di discriminazione è senz’altro eccessivo e, forse, strumentale. A giorni inizierà il lavoro di volontari che fanno capo alle associazioni accreditate per cercare di colmare, almeno in parte, la gravissima carenza di organico di cui soffriamo. Si può sempre migliorare ma assicuro che ci stiamo lavorando. L’estensore della lettera sappia che abbiamo agenti che hanno i figli in quelle scuole e vivono le sue stesse preoccupazioni. Sono a disposizione di chiunque voglia parlarmi per critiche e, magari, qualche suggerimento.