Il 52% delle abitazioni nel centro storico di Frosinone è vuoto, a Ragusa è il 42%, mentre a Lecco il 42,2% delle abitazioni è occupato da non residenti. Nella Città Vecchia di Taranto un edificio su tre è inutilizzato, nel centro storico di Caltanissetta un edificio su cinque è inutilizzato, ad Agrigento, Benevento, Vibo Valentia, Trapani sono uno su dieci. In molte città del ANCSA – Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici, con la collaborazione di CRESME, ha svolto una prima indagine conoscitiva sui centri storici dei 109 capoluoghi di provincia italiani. Sarà presentata il 14 dicembre nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Perché l’argomento è delicato per il valore storico dei centri storici, nonché quello economico, come ci mostra chiaramente la ricerca: nello 0,06% del territorio italiano vive il 2,5% della popolazione e si trova l’8,4% degli addetti e soprattutto il 14,5% degli addetti ai servizi pubblici, il 14,0% dei servizi di produzione; il 13,4% delle attività ricettive. Per ogni abitante dei centri storici presi in esame ci sono 2,2 addetti.