L’indagine partita immediatamente dopo l’incendio del 24 Agosto appena trascorso ha fatto scoprire alla Polizia Locale di Ardea non solo che l’auto incendiata era compendio di furto e non trattavasi quindi di auto abbandonata, veicolo sul cui conto si stanno eseguendo ulteriori riscontri al fine di risalire alla reale motivazione della sua distruzione, ma anche che i cumuli di immondizia li posizionati erano stati lasciati da due nuclei familiari non residenti in Ardea.
I Caschi Bianchi rutuli diretti del dr. Sergio Ierace hanno infatti trovato elementi inequivocabili sulla diretta responsabilità dell’illecito gettito dei rifiuti da parte di un nucleo familiare di origini straniere ed uno di origine italiana, entrambi cittadini non residenti ad Ardea che sono verosimilmente nel territorio per il periodo di riposo festivo.
Saranno comminati verbali in ottemperanza all’ordinanza emessa dal Sindaco Savarese, oltre a verifiche sulle eventuali imposte Tari evase dai soggetti in argomento tutti identificati. L’auto rinvenuta dalla Locale incendiata è quella utilizzata dai criminali quale ariete nel negozio di telefonia mobile a tor san Lorenzo il 24 agosto.