Da Ardea a Civitavecchia il parametri relativi alla
qualità delle acque di balneazione, alla gestione
ambientale, ai servizi e sicurezza delle spiagge, e
all’educazione ambientale, ma anche criteri di
gestione sostenibile del territorio non risultano
idonei. Questa è la situazione del mare di Roma che
emerge a conclusione della consegna delle Bandiere
Blu per l’anno 2015 svolta martedì 12 maggio
presso la Sala Tirreno nella sede della Regione
Lazio a Roma. Mare e spiagge pulite rimangono un
sogno. Per l’estate 2015, ai romani non resterà che
mettersi in coda sulla pontina per trovare
refrigerio facendo il bagno in un’acqua degna di una
bandiera blu. Delle 8 Bandiere Blu ottenute nel
Lazio per la stagione 2015, 7 sventolano in provincia
di Latina con Sabaudia, San Felice Circeo,
Sperlonga, Ventotene-Cala Nave, Latina, Gaeta e
Terracina (che ottiene il riconoscimento per la
prima volta). Anzio (anche per il 2015) resta
l’unica Bandiera Blu della Provincia di Roma per il
tratto di costa di Tor Caldara, Riviera di Ponente
e Riviera di Levante. Impressionante il “buco” che
parte da Ardea e arriva fino alla Regione Toscana (
premiata con 18 località). Il litorale romano
risulta gravato da diversi elementi deleteri per
l’ambiente. Innanzitutto la foce del Tevere che per le
sue correnti porta le sue acque in mare, che poi
risalgono verso nord. C’è poi la presenza di due
importanti porti: Fiumicino ma soprattutto
Civitavecchia, uno dei più importanti del Mediterraneo.
Ma la lista delle “servitù” non finisce qui infatti
va registrata anche la presenza di due centrali
termoelettrica, una a Civitavecchia e l’altra a
Montalto di Castro. Ad aggiungersi poi ci sono le
situazioni locali, venute a galla nei mesi scorsi e
che riguardano gli scarichi abusivi in molti
fossi. C’è da sperare solo che i turisti non usino
solo questi riconoscimenti per decidere dove andare
in vacanza, d’altro canto c’è da dire che il
litorale romano è tutt’altra cosa se parliamo di storia e
cultura (anche se tale patrimonio andrebbe
valorizzato di più).
Massimiliano Gobbi