Lo ha addirittura scritto sull’autocertificazione. “Vado a comprare il crack”. Ovvero la droga. Ma la giustificazione non è sembrata sensata ai carabinieri della Compagnia di Anzio, guidati dal Capitano Giulio Pisani, che oggi hanno fermato un giovane in corso Italia e lo hanno sanzionato.
Ma questa non è l’unica “scusa” assurda che i militari hanno dovuto ascoltare in questo lungo weekend di Pasqua.
Tra sabato e lunedì circa 700 sono stati i controlli. Sabato le sanzione elevate sono state 14 su 135 auto fermate, mentre il giorno di Pasqua i controlli sono stati su 199 veicoli, con il risultato che 19 persone sono state sanzionate. Oggi, invece, sono state fermate 158 auto e le multe sono state 15.
Ma vediamo le scuse più strane inventate per giustificare l’uscita dall’abitazione nei giorni di festa. Oltre al “recordman” del ragazzo, già noto alle forze dell’ordine, che sfacciatamente ha dichiarato di essere uscito per comprare la droga, un altro giovane è stato altrettanto sfrontato. Ha infatti dichiarato che stava facendo jogging vicino casa. Peccato che fosse stato beccato ad Ardea mentre correva, ma lui risulta residente a Torvaianica. Inoltre il ragazzo aveva in tasca alcune dosi di cocaina. Per lui oltre alla multa è arrivata anche la segnalazione.
Non da meno l’uomo che ha dichiarato di essere uscito per andare in banca: peccato che il giorno di Pasquetta gli istituti bancari siano chiusi…
Altra scusa che sicuramente non poteva reggere era quella adottata da una coppia che ha detto di essere uscita per andare a comprare le sigarette: fermati ad Ardea, i due sono residenti ad Anzio e, al controllo, risultavano avere diversi pacchetti di sigaretti nelle tasche.
Un ragazzo nigeriano, invece, è almeno stato sincero: fermato sulla Nettunense ha candidamente ammesso di essere uscito per andare a fare una lunga passeggiata.
Certo, la fantasia non manca, ma occorre precisare che non tutti coloro che si vedono in giro vogliono solo “provarci”. La maggior parte dei fermati, come confermano dal Comando Compagnia Carabinieri di Anzio, erano autorizzati a stare fuori, perché andavano a dare assistenza a persone disabili, o andavano a lavorare. Quindi, vedere le macchine in giro non significa sempre vedere i “furbetti”, ma soprattuto persone che per necessità devono uscire.