TENTARE DI IMPORRE CANDIDATURE A SINISTRA: UN ERRORE GRAVE.
Il Circolo Prc Che Guevara di Anzio prende atto della candidatura a sindaco di Luca Brignone per Sinistra italiana, Mdp e Anzio Diva ma, seppur continuando a nutrire stima per lui e per le persone che animano tali gruppi politici, è assolutamente indisponibile a sostenerlo. Semmai, fanno sapere dal circolo: “ Invitiamo queste forze politiche a ripensarci e a trovare una candidatura unitaria che rappresenti tutte le anime della sinistra, ma soprattutto quelle vertenze territoriali che ci hanno visto protagonisti insieme negli ultimi anni”.
Nei giorni scorsi ci sono stati diversi tavoli di confronto tra Si, Mdp, Anzio Diva e Rifondazione comunista e si partiva da alcuni punti in comune: un simbolo unitario senza stemmi di partito, un programma costruito sui contenuti espressi nelle vertenze territoriali, come quelle in difesa Vignarola, contro la biogas e per l’acqua pubblica; la determinazione a contrastare l’illegalità e il malaffare. Si trattava di riprendere un discorso avviato da tempo, dato che tale confronto in realtà era cominciato almeno un paio di anni fa ed era stato bruscamente interrotto. Infatti nel novembre scorso, Si, Mdp e Anzio Diva, invece che costruire un movimento unitario su questi temi, preferirono sedersi al tavolo di confronto col Pd anziate.
“Ci è sembrato quanto meno bizzarro – secondo il Segretario comunista di Anzio Spallotta – che Sinistra italiana esprimesse la candidatura a Sindaco per l’intera sinistra. Sarebbe stata opportuna una candidatura condivisa in grado di mettere d’accordo tutta la coalizione, ma l’insistere su quel nome senza neanche ascoltare le nostre proposte di mediazione e le nostre richieste ci costringe a salutare i nostri interlocutori e ad andare da soli. La bizzarria di tale candidatura deriva poi dal fatto che essa, secondo noi, non esprime una vera rottura con il terrificante panorama anziate, dominato, da affarismo trasversale, razzismo, illegalità, ma è ancora vittima dell’illusione di poter riformare il centro sinistra visto come soluzione dei nostri problemi. Il centro sinistra insieme alla destra sono solo due facce della stessa medaglia, sia a livello nazionale che a livello locale. L’opposizione del Pd anziate è stata spesso di facciata, c’è una sostanziale convergenza fra questi poli sul tipo di sviluppo per il territorio, nella pari ferocia contro i diritti sociali e ambientali, sulla priorità da dare alle grandi opere nefaste come il nuovo porto. Per mesi Si, Mdp e Anzio Diva si sono consumati nel tentativo di coinvolgere il Pd in un ipotetico fronte civico alternativo alle destre, convinti che fosse l’unica strada per salvare la città, ma evidentemente non tenevano conto di questi fattori. Ormai gli elettori ancora di sinistra del Pd sono transitati verso i 5 stelle, data l’assenza di una sinistra autonoma, radicale e popolare. Per catturare quei voti serve costruire quest’ultima e non lavorare sulle eventuali contraddizioni interne al centro sinistra in un gioco tutto politicistico come hanno fatto quelli di Anzio Diva, Sinistra italiana e Mdp”.
Nelle ultime settimane Rifondazione comunista di Anzio aveva salutato come un fatto positivo che finalmente le altre forze di sinistra avessero abbandonato quell’inutile tavolo di confronto e che si fossero rese disponibili per una strada unitaria: “Nessuno pretendeva scuse o mea culpa, convinti come siamo della legittimità di ogni percorso politico, ma di certo mai avremmo pensato – continua Spallotta – che Anzio Diva, Mdp e Si, pretendessero unilateralmente di imporre il loro punto di vista, rivelatosi fallimentare, presumendo che ci saremmo accodati come cagnolini”.