Sembra non esserci pace per il Comune di Anzio in merito alla questione migranti. In seguito alla pubblicazione del bando della Prefettura di Roma, vinto dalla struttura “Villa Anna”, la giunta si è recata ieri presso l’albergo per effettuare un sopralluogo e dare poi successivamente l’autorizzazione al trasferimento dei profughi, in quello che diventerebbe il terzo polo domiciliare temporaneo (le altre due strutture sono in via dell’Armellino in località Falasche e il Lido delle Sirene). Compatta la linea d’azione del Comune, tutta contro l’atto prefettizio che rischia di compromettere l’attività turistica e commerciale su cui si fonda buona parte della città neroniana.
“Abbiamo già chiesto un incontro con il Prefetto” dichiara Roberta Cafà, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Anzio “in quanto ci sentiamo, come cittadini e amministratori, di aver messo abbondantemente in pratica, sul nostro territorio comunale, tutti i canoni di accoglienza richiesti dalla Prefettura con i precedenti bandi. Nel comune di Anzio ci sono già, infatti, due strutture che danno un domicilio ai profughi sbarcati sulle coste italiane, per un totale di circa centosessanta persone, e non possiamo permettere ne venga aperto un terzo, perché sarebbe, per una città come Anzio, che vive di turismo e di commercio, un colpo difficile da riparare. Siamo pronti ad impugnare qualsiasi atto proveniente dagli organi prefettizi per fare in modo che questo nuovo centro non venga attivato.”
“Sono pienamente d’accordo con la linea portata avanti dal Sindaco e dalla giunta” fa eco Antonio Geracitano, consigliere comunale “poichè penso che in termini di sicurezza non ci siano i presupposti per aprire un terzo centro di accoglienza. Abbiamo avuto un aumento costante delle denunce da parte di privati cittadini che non si sentono sicuri nelle loro case, che hanno paura di uscire la sera. Anzio e il suo territorio, non possono permettersi nuove “svalutazioni”. Saremo compatti nel portare avanti questa lotta, che ci vede garanti della sicurezza e della tranquillità di tutti gli abitanti della nostra città.”
Occhi puntati, quindi, nei prossimi giorni, su Villa Anna e sulle decisioni della Prefettura di Roma.