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Anzio, sono 20 i pescherecci a raccogliere la plastica in mare, ma senza l’escavo hanno difficoltà a rientrare

Cresce sempre di più l’adesione dei pescatori di Anzio, alla raccolta della plastica in mare. Sono 20 i pescherecci ad aver abbracciato la causa, su 30 presenti in porto. Ogni giorno al loro rientro portano a terra il loro pescato ed i detriti e la plastica che inquinano il nostro mare. I comandanti scendono fieri dai loro pescherecci, colmi di ogni genere di rifiuti e li depositano in porto, dove a breve verrano posizionati dei secchi, per la raccolta di questi rifiuti speciali. Ad appoggiarli il comandante della Capitaneria di Porto Enrica Naddeo, che da circa un anno si prodiga per realizzare, questo progetto nato spontaneamente, dalla sensibilità del presidente del Comitato Monumento al pescatore Ciro Spina e dal comandante di un peschereccio Lorenzo Colantuono e di tutti coloro che hanno aderito, circa 2 settimane fa.

I pescatori aiutano a tenere il mare pulito, ma vanno aiutati. Ieri sono dovuti rientrare prima perché l’escavo del porto ancora non è stato fatto. L’ultimo risale al 9 maggio del 2015. Nel frattempo già si ravvisano le prime polemiche di taglio politico, che rivendicano quello che è un iniziativa che nasce spontanea e che ha come unica bandiera quella di Anzio.

Grazie ai pescatori: Lorenzo Colantuono, Angelo Grillo, Domenico Accardo, Ciro Spina, Vincenzo Catania, Antonio D’Accone, Stefano Spina, Maurizio Tinnarello, Rocco Ministeri, Domenico Spina, Cristian Alla, Francesco Gervasi, Luciano Gratta, Pietro Lombardo, Centomani Valerio, Tommaso Sferlazzo, Vincenzo Valente, Mauro Spina e Ciro Spina che ad oggi, sono le vere eccellenze del territorio di Anzio.


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