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Antitrust, il Codacons chiede ritiro dell’emendamento che vuole limitare il potere sanzionatorio dell’Agcm

E’ in corso in Senato l’esame del disegno di legge n. 2481 recante «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2021». L’art. 4 del ddl prevede che per i poteri sanzionatori dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato anche in relazione alle fattispecie di esclusivo rilievo nazionale, cui si applicano le disposizioni del codice del consumo, il massimo edittale delle sanzioni inflitte a norma dell’articolo 21 del regolamento (UE) 2017/2934 nonché di quelle derivanti dalla violazione delle norme contenute negli articoli da 18 a 27-quater, da 33 a 38 e da 45 a 67 del codice del consumo, sia almeno pari al 4 per cento del fatturato annuo del professionista nello Stato membro o negli Stati membri interessati.

Ebbene, sono stati accolti degli emendamenti che vorrebbero sottrarre l’applicazione di tale aumento alle violazioni del codice del consumo, per applicarle solamente alle violazioni transfrontaliere. Il Codacons in questi anni si è sempre battuto per richiedere l’incremento dei poteri sanzionatori dell’Antitrust, in modo tale da rendere i provvedimenti effettivi, proporzionati e, soprattutto, dissuasivi.

L’unico modo per imporre il rispetto dei diritti dei consumatori da parte dei colossi mondiali è quello di potenziare i poteri dell’Antitrust, aumentando il valore delle sanzioni erogabili dall’Autorità, e obbligare le società a risarcire gli utenti ogni volta che realizzano una pratica scorretta o non garantiscono adeguata trasparenza ai propri clienti – conclude il Codacons.

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