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Angeli e diavoli dentro di noi

Oggi si celebra per convenzione internazionale la GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, una occasione particolare per ricordare tutte le vittime di genere precipitate nel baratro in cui si nascondono gli orchi, quel baratro che è purtroppo nel profondo di ognuno di noi, genere umano, unico in natura capace di opere straordinarie e al contempo di nefandezze senza limiti, sino alla catarsi della specie, al possibile suicidio di massa per implosione ambientale. Quando sottolineo che ognuno di noi nasconde un orrido pieno di pessimi sentimenti, mentre ostenta esternamente comportamenti e pensieri di sublime bontà e bellezza, non mi sottraggo e penso che nessuno lo possa: tutti siamo coinvolti, uomini e donne comprese, prevalentemente vittime. Non voglio adesso ripetermi in storie esemplari, citazioni o denunce, che ho già avuto occasione di esprimere, giorno dopo giorno da quando ho acquisito maggiore consapevolezza della mia responsabilità. Ma voglio cogliere l’occasione per ricordare che il principio della solidarietà deve essere congiunto con quello della responsabilità, che il senso civico non formale, ma sostanziale deve spingerci a prestare aiuto diretto o indiretto a chi è palesemente in difficoltà e a volte rinuncia o rifiuta le mani tese. Spesso la privacy è oggetto di equivoco o un comodo alibi per girare la testa dall’altra parte. Per esperienza personale, vi posso dire che è meglio rischiare di essere o apparire inopportuni, piuttosto che muti testimoni e di fatto complici di crimini di ordinaria o straordinaria cronaca. Ecco, anche questo può essere considerato espressione di “fair play”, di un impegno civile nel segno della reciprocità, perché care ragazze e ragazzi a “ognun per se e Dio per tutti” corrisponde il contrappasso di “oggi a te, domani a me”. Infine, vi propongo due mie espressioni completamente diverse ed atte a rappresentare simbolicamente il concetto somatico “lombrosiano” dei buoni e i cattivi, nella consapevolezza che ognuno di noi può essere angelo come diavolo.

Ruggero Alcanterini

Direttore responsabile de L’Eco del Litorale

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