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“ALL’ERTA SEMPRE ITALIA ! “ l’EDITORIALE DEL DIRETTORE

 

 

L’Italia è il Paese della bellezza unica, straordinaria, per morfologia e clima, per storia fatta di divisioni e unità, gioia e sofferenze, vittorie e sconfitte, difficoltà e riscatto. Diciamo che siamo diversi dagli altri per destino geografico, protesi nel Mediterraneo, difesi o divisi dalle Alpi, innervati dagli Appennini e riscaldati dai vulcani, dal Vesuvio all’Etna… Quel che appare straordinario, quel che di volubile impreziosisce e connota il nostro territorio, è nostra delizia, ma anche nostra permanente croce. La sismicità, la criticità alluvionale, l’attività vulcanica, l’ardimentosa viabilità hanno ispirato le nostre straordinarie diversità caratteriali, artistiche, enogastronomiche, ma anche indotto catastrofi. Oggi, ricordiamo il Terremoto de L’aquila, il quinto per intensità mai avvenuto sull’Italico Stivale, perverso per aver colto nel sonno, alle 3.32 della notte, i trecentonove uccisi, i milleseicento feriti e gli ottantamila scampati tra le rovine della Città. Quello non fu altro che l’ennesimo sisma divenuto simbolo di una Italia dalle piaghe permanenti, costretta a non dimenticare, a difendersi, a riconsiderare la fondamentale importanza della prevenzione, prima del soccorso, in cui siamo eccellenza. Adesso siamo alle prese con un evento pandemico globale, di cui siamo divenuti leader, per contagi e decessi, piuttosto che di guariti in rapporto al numero degli abitanti e ed all’area territoriale. L’insorgenza del COVID 19 non rappresenta un evento di routine stagionale, ma bensì il segnale di pericolo di cui non si potrà non tenere conto a futura memoria, come non potremo dimenticare la fragilità delle nostre case in caso di terremoto o delle nostre infrastrutture di caduco cemento ed amianto, di cui il Ponte Morandi, a Genova, è stato ed è simbolo di morte e resurrezione, tal quale Firenze sommersa e riemersa dall’Arno nel 1966… Infine, nel ricordo dei caduti dell’Aquila e straziati dal dolore per le sedicimila vittime del Coronavirus, facendo appello al senso di responsabilità di ognuno, rinnoviamo il grido di “All’érta sempre Italia ! “

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