Il mondo ed il modo di intrattenersi sono definitivamente cambiati, con buona pace dei nostalgici dei vecchi tempi.
I giovani di oggi, i membri della cosiddetta Gen Z, hanno cambiato tutto, anche in termini di gusti. E ciò che un tempo non si sarebbe nemmeno considerato, oggi è un fenomeno di massa. Vale per tutti i settori, per altri vale a metà, per altri ancora non vale.
Gli italiani sono un popolo di lettori. E i fumetti, da che mondo è mondo, si sono sempre letti. Dagli anni ’60 infatti i fumetti hanno conquistato la loro fetta di pubblico fedele. In anni recenti si sta assistendo all’ascesa dei manga.
Fumetti sì, ma in salsa giapponese: Dragon Ball, One Piece ed altri sono fenomeni soprattutto tra i giovani di oggi. Nove milioni di lettori appassionati, perlopiù maschi, che hanno inserito la cultura giapponese all’interno delle proprie preferenze. Per capirci, gli stessi che hanno riscoperto il fascino degli shogun, i vecchi governanti militari del Giappone medievale che si sono riconvertiti in manga, slot machine, giochi da tavolo, film e serie televisive. Una forma di intrattenimento diversa, appartenente anche ad un mondo lontano che, giocoforza, esercita sempre un certo fascino esotico nella mente di chi vive lontano.
A fare da collante sono proprio i manga, che piacciono sempre più e che stanno attecchendo su porzioni di pubblico eterogenee e differenti. Ma perché piacciono così tanto? La risposta è quantomai semplice: i manga offrono una scelta ampissima, al punto tale da poter concedere una storia ad ogni lettore. L’offerta di manga è talmente tanto alta che ogni lettore può trovare ciò che fa al capo suo. Non una moda né un fenomeno passeggero.
Quando si parla di manga si ha a che fare con prodotti editoriali progettati e congegnati a dovere, con un pubblico preciso dai gusti definiti e con cui generalmente si crea un legame emotivo molto forte. Merito anche ai protagonisti delle storie: personaggi fragili e sfrontati, slanciati ed impauriti, teneri e indifesi ma anche sicuri e sprezzati. Tutto ciò che serve ad un adolescente o ad un giovane adulto: non a caso il pubblico di lettori ha un’età compresa tra i 15 e i 30 anni.
Nei manga i giovani ritrovano desideri, paure, fragilità, traumi ed incertezze, ribellioni, scoperte, personalità. In una sola parola nei manga essi si riconoscono, e nei manga spesso prendono coscienza di sé. A concorrere a questo successo ci pensa il linguaggio, soprattutto a livello grafico, tendente a sottolineare il valore emotivo delle storie. Infine nessun giudizio né alcuna valutazione: i personaggi evolvono con gli eventi, scelgono, sbagliano, fanno bene. I manga, insomma,