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Ad Anzio, mare di lusso: affidate le ultime spiagge libere agli stabilimenti

Ad Anzio, con una delibera della Giunta Comunale, a causa dell’erosione della Costa, dal 4 luglio, si affidano le ultime spiagge libere in concessione agli stabilimenti balneari. Ad usufruire degli arenili saranno lo stabilimento “Pilone 2”, che ha chiesto l’occupazione di un ulteriore tratto di arenile fronte mare di metri lineari 20 verso nord, in direzione della colonia marina dell’Istituto Stella Maris; lo stabilimento “Rivazzurra”, che occuperà l’arenile fronte mare di metri lineari 20 verso sud, trovandosi nelle condizioni previste dalla D.G.R. Lazio 1161/2001, perché l’arenile in concessione è stato eroso dalle forti mareggiate per una misura maggiore del 30%. Stessa metratura in concessione per lo stabilimento “Fanciulla D’Anzio”, che avrà il tratto di arenile fronte mare verso nord. Nulla di fatto invece per lo stabilimento “Lido Garda”, completamente circondato dal mare, che dovrà attendere la delibera regionale di inizio lavori a difesa della costa. Dal primo luglio, invece accessi contingentati nella spiaggia libera delle Grotte di Nerone, a cui si potrà accedere solo tramite una app, mentre la spiaggia libera di Lido dei Pini dopo tante controversie è stata data in convezione al Camping. Nella Città di Anzio, andare al mare nell’estate della pandemia sarà complicato, un privilegio che non tutti potranno permettersi, salvo il misterioso “tombarolo” delle Grotte di Nerone.

La delibera di Giunta stabilisce:
“Premesso che la Deliberazione di Giunta Regionale Lazio n. 1161/2001 e s.m.i. prevede la possibilità da parte di un concessionario di ottenere una autorizzazione temporanea per l’utilizzo di un ulteriore tratto di arenile, qualora l’area già assentita in concessione risulti ridotta almeno del 30% della superficie, a seguito di particolari fenomeni di erosione; Che l’ulteriore area da concedere temporaneamente ad un concessionario che si trovi nelle condizioni di cui al precedente punto, deve essere corrispondente alla superficie erosa, a condizione che rimangono sufficienti porzioni di arenili a libera fruizione;”

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