Le fiamme avrebbero coinvolto l’impalcatura e a quel punto, in pochi minuti, tutto il palazzo, sette piani, fino al tetto. Paura e panico tra gli sfollati, circa un centinaio che sono riusciti a salvarsi. Mentre, il corpo della vittima è stato recuperato dai vigili del fuoco sulle scale del palazzo. Sarebbe stato ucciso dal fumo che si è sprigionato dall’incendio. Intanto, la Regione Lazio ha diramato un primo bollettino medico. In particolare, presso l’ospedale Sant’Eugenio sono state ricoverate tre persone: una in rianimazione per intossicazione da monossido di carbonio, le altre due, ricoverate al centro grandi ustionati, hanno riportato ustioni una del 30 per cento e l’altra del 12 per cento. Queste ultime sono attualmente in prognosi riservata e intubate a causa del danno respiratorio da ustione. Inoltre un minore è in osservazione nella pediatria del nosocomio.
La Asl Roma 2 ha inoltre attivato l’assistenza sanitaria presso le strutture messe a disposizione dal Municipio Roma IV, a tutte le persone sfollate che avevano bisogno anche di medicinali. Inoltre, al policlinico Umberto I sono state ricoverate nove persone. Tutti i pazienti sono giunti svegli e collaboranti, già in ossigenoterapia per sospetta intossicazione da monossido di carbonio. A seguito della sintomatologia sfumata e degli alti valori di carbossiemoglobina, due di loro hanno iniziato il primo dei tre cicli di trattamento di ossigenoterapia iperbarica previsti da protocollo. Gli altri sette pazienti resteranno in osservazione fino a domani presso il policlinico Umberto I.
Tutti i pazienti ricoverati sono in buone condizioni cliniche. All’ospedale San Giovanni sono stati ricoverati tre pazienti con intossicazione da monossido di carbonio. Due di essi sono stati trattati con codice arancione (uno presentava anche ferite superficiali al volto) e uno, con problemi respiratori più instabili, in codice rosso. Attualmente tutti e tre i pazienti sono in osservazione e monitorizzati in pronto soccorso. Arpa Lazio ha provveduto a posizionare i campionatori per la qualità dell’aria nella zona interessata dall’incendio, in aggiunta a quelli già presenti nelle centraline fisse. La Protezione civile della Regione Lazio è intervenuta sul luogo dell’incendio fornendo una autobotte da 14 mila litri su richiesta del dipartimento di Protezione civile di Roma Capitale.
“Il bilancio purtroppo si conferma molto pesante. Un uomo ha perso la vita, – ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri – ci sono diversi feriti: nove ricoverati al Policlinico e quattro al Sant’Eugenio. Come prima forma di sostegno, abbiamo allestito in tre strutture postazioni attrezzate per l’accoglienza di tutti gli abitanti del palazzo che non potranno rientrare nelle loro case. Ringrazio ancora i Vigili del fuoco, gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, i volontari della Protezione civile, il presidente Umberti e tutti coloro i quali si sono messi prontamente a disposizione per affrontare l’emergenza”.
“Tanti i feriti, anche gravi, e al momento una vittima accertata. Ma si teme che il bilancio possa crescere. Esprimo il più vivo cordoglio, a nome della Giunta regionale, alla famiglia della vittima dell’incendio e la più sentita solidarietà ai feriti e ai loro familiari. Voglio anche ringraziare i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine, le donne e gli uomini del 118 e i tanti operatori sanitari del Policlinico Umberto I, del San Giovanni e del S. Eugenio impegnati senza sosta nelle cure. Sto seguendo le operazioni di soccorso e continuerò a farlo”, ha detto il governatore del Lazio, Francesco Rocca.