– PIERPAOLO SPANGARO (Triesta 26 giugno 1942 – Lignano Sabbiadoro 12 agosto 2011). A 18 anni aveva partecipato ai Giochi Olimpici di Roma 1960 nei M. 200 Rana, classificandosi 34° in 2.53.8. Tesserato inizialmente per la A.S. Edera Trieste, era stato successivamente portacolori e Campione italiano 4 x 100 misti nel 1968 e 1969 con la Rari Nantes Patavium 1905. Nel 1962 aveva partecipato ai Campionati Europei de Lipsia – in finale con la staffetta 4×200 s.l., classificata 8a con 8.42.3. Nel 1963 ai Giochi del Mediterraneo, a Napoli, era salito sul podio (Argento) con Orlando, Borracci e De Gregorio nella Staffetta 4×200 Stile Libero. Alle Olimpiadi di Tokio, nel 1964, si era classificato al 23° posto sempre nei 400 Stile Libero. Poi nel 1966, agli Europei di Utrecht era andato in finale ( 8°)con la Staffetta $x200 S.L. (8.42.3). Era stato primatista nazionale dei M. 400 Stile Libero, giusto nel 1964 con il tempo di 4.25.80. Il CONI lo aveva premiato con la Medaglia al valore di Bronzo. Dopo, aveva trasferito prima nello sci da fondo e poi sulla bici da corsa la passione per lo sport: tesserato per la Polisportiva San Giorgio Ugo Bike, aveva corso la Nove Colli a Cesenatico. Quella del 2011 era la sua decima partecipazione, tanto da meritarsi una targa.
IL RICORDO DI PIERPAOLO
E’ scomparso ad Arco di Trento, dove viveva da anni, Pierpaolo Spangaro dell’ Edera Trieste, olimpico a Roma ‘ 60 come ranista e a Tokio ‘ 64 da mezzofondista. Aveva 69 anni. Atleta esemplare per impegno e serietà, era stato campione e primatista italiano dei 400 sl nei primi anni 60, aveva disputato 2 Europei, e 9 volte primatista nelle tre staffette del programma azzurro. I funerali domani ad Arco.
Anghileri Aronne
É morto Pierpaolo Spangaro triestino campione di nuoto
TRIESTE
12/13 AGOSTO 2011
UN INFARTO NEL SONNO A LIGNANO. POCHE ORE PRIMA PEDALAVA FELICE
É morto 12 agosto Pierpaolo Spangaro, ingegnere triestino campione di nuoto, olimpionico Roma e a Tokio. Avena 69 anni. Lascia la moglie Angioletta e il figlio Raffaele. Pierpaolo aveva le spalle larghe e il fisico possente. Quando nuotava non si infilava nell’acqua, non cercava una penetrazione filante, ma l’affrontava la corsia di forza, creando davanti a sé un onda che sembrava un piccolo tzunami, ma avanza impetuoso, sia quando nuotava a rana, a stile libero o a farfalla (come si usava allora). È stato un atleta e un nuotatore di un tipo che a Trieste sembrano quasi estinto. Forte, sereno, mai arrabbiato, con un sorriso che sembrava quasi chiedere scusa quando vinceva. Era nato agonisticamente nell’A. S. Edera Trieste, sotto la guida del prof. Schiattino, che ha forgiato altri grandissimi atleti, come Lalla Cecchi e Violetta Passagnoli, ed è stato azzurro per ventidue volte. Ha partecipato per due volte ai Giochi Olimpici, a Roma nel 1960 e a Tokio nel 1964, ai Campionati Europei di Lipsia nel ’62 e Utrecht nel ’66, alle Universiadi di Sofia, Porto Alegre, Budapest e Tokio e ai Giochi del Mediterraneo nel ’63 a Napoli. Ha vinto tanti titoli italiani nella rana e nello stile libero, e oggi la contaminazione tecnica tra queste due nuotate sarebbe impossibile.
Franco Del Campo.