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XVII GIOCHI OLIMPICI – ROMA 1960 – IL DOVERE COMPIUTO (269a puntata) NUOTO

– PAOLO GALLETTI (Firenze, 7 marzo 1937 – Tavarnelle Val di Pesa, 25 aprile 2015). A 23 anni ha partecipato ai Giochi olimpici di Roma 1960 gareggiando nei m. 400 (elim. batteria in 4.36.6) 1500 (elim. batt. In 20.28.2) e Staffetta 4×200 Stile Libero (elim. Batt. 8,38.1 – fraz. In 2.07.1). Era stato uno dei migliori nuotatori italiani raggiungendo il traguardo della finale alla XVII Olimpiade di Melbourne del 1956 (7° nella Staffetta 4×200). Tra i migliori nelle lunghe distanze dello Stile libero, aveva ottenuto un Bronzo nei m.400 Stile Libero e un argento nella Staffetta 4×200 Stile libero, oltre che il settimo posto nella finale dei M. 1500, in 18.45.0 Tesserato per la Rari Nantes Florentia, undici volte Campione Italiano ( 4 volte nei 400 e 6 nei 1500 m. Stile Libero, nonché una volta nei m. 100 Dorso, nel 1956) dal 1961, dopo aver ammirato un’eclissi solare, aveva sviluppato con successo il suo talento per la pittura, svolgendo l’attività nella sua Città natale, Tavarnelle Val di Pesa sulle colline del Chianti, fino alla scomparsa avvenuta se anni fa.
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Un libro e una mostra per il campione olimpionico Paolo Galletti 01 Dicembre 2018 15:16AttualitàTavarnelle in Val di Pesa FacebookTwitterWhatsAppE-mailStampa È la passione per la vita il filo rosso che attraversa le più importanti stagioni professionali e artistiche di Paolo Galletti. Nuotatore e pittore innamorato del mondo, protagonista di un percorso poliedrico, costellato di grandi successi, che affermò una carriera prestigiosa, lunga quasi cinquant’anni, a partire dal secondo dopoguerra. Paolo Galletti, classe 1937, fiorentino di origine e tavarnellino di adozione, era un numero uno. Lo era nello sport, con la sua grande passione per il nuoto che aveva appreso nelle acque dell’Arno e che lo elesse più volte campione, italiano ed europeo. Tra i suoi successi più significativi ricordiamo l’anno in cui riuscì a salire sul podio, medaglia d’argento nella 4×200 agli Europei del 1958 a Budapest e in quella stessa edizione Galletti conquistò il bronzo nei 400 e un quinto posto nei 1500. Era un personaggio di spicco anche grazie al talento eclettico che lasciò un segno nel mondo dell’arte. La pittura geometrica, attratta dalle tecniche e dagli strumenti della grafica, era il linguaggio in cui l’artista esprimeva meglio i tratti distintivi della propria anima, forte, stravagante, al di fuori degli schemi. Uno stile e uno spirito libero. E’ così che lo ricordano gli amici Paolo Pepino e Paolo Santagati, curatori del volume pubblicato da Polistampa nel 2018 che accende una luce inedita sulla vita del campione olimpionico ripercorrendo il cammino professionale dal titolo “Paolo Galletti, stile libero”. Con le stesse parole lo ricordano i figli Maria Cristina, Laura e Massimo che avranno l’occasione di ricordare il padre in occasione del doppio evento organizzato dall’Unione comunale del Chianti fiorentino. Domenica 2 dicembre si terrà la presentazione del libro alle ore 17 nella sala consiliare Luigi Biagi del Palazzo comunale e sabato 15 alle ore 18 in via Roma aprirà i battenti negli spazi dell’ex farmacia la mostra a cura di Francesco Bruni e Paolo Santagati. Oltre alle medaglie Paolo Galletti portava con sé, in giro per il mondo, anche le sue opere. I quadri sono stati esposti a Parigi, a Bologna, a Firenze, a Milano e a Torino. “E’ stato un uomo che ha vissuto per le sue grandi passioni – commentano i figli – un padre che ha compiuto opere straordinarie con grande naturalezza, il babbo amava certamente vincere e il senso di sfida lo appassionava ma ciò che lo spingeva ad andare avanti era l’interesse reale e profondo per il nuoto, a prescindere dai risultati ottenuti”. “Ne ricordiamo lo spirito libero – continuano – indipendente, autonomo, a tratti ribelle, le regole gli stavano un po’ strette ma non a tal punto di impedirgli di farle proprie, come dimostrano i labirinti geometrici che caratterizzano la selezione di opere in mostra legate al codice alfabetico”. Le qualità e la caratura del campione tavarnellino sono al centro del doppio evento che l’Unione comunale, attenta ad esaltare i risultati e i personaggi di spicco nel mondo sportivo del passato e del presente, ha dedicato a Paolo Galletti. “Galletti era uno di noi – precisa il sindaco David Baroncelli – nonostante i grandi risultati conseguiti, lo sportivo non si vantava del proprio percorso, è stato un grande personaggio del suo tempo per l’umiltà che ne connotava il carattere, proponiamo un omaggio a Paolo Galletti dalla duplice valenza, sportiva e culturale, ringraziamo gli amici, i curatori del libro e la famiglia per aver contribuito a realizzare questo evento che racconta un’importante pagina della storia della nostra comunità”. “È stato uno degli atleti di eccellenza del nostro territorio approdato sulla scena internazionale – conclude l’assessore allo Sport Marco Rustioni – un personaggio che si è distinto grazie anche alle sue doti artistiche. Siamo orgogliosi di testimoniare la ricchezza e il fermento sportivo nobilitati da personaggi che hanno lasciato segni indelebili all’interno della collettività. Nel caso di Paolo Galletti il valore sportivo assume una connotazione ancora più forte, se pensiamo ai tempi in cui si affermò, quando lo sport era anche riscatto sociale, passione e vero sacrificio, un esempio e una lezione di vita che dovremmo recuperare nella contemporaneità”. Saranno presenti e interverranno David Baroncelli, presidente dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino, Giacomo Trentanovi, assessore alla Cultura dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino, Andrea Pieri, presidente Rari Nantes Florentia A.S.D. e vice presidente Federazione Italiana Nuoto, e i curatori Paolo Pepino e Paolo Santagati. Saranno presenti i campioni di nuoto Filippo Megli e Lorenzo Zazzeri. Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino Comuni di Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa
TRECCANI
Galletti, Paolo
Italia • Firenze, 7 marzo 1937 • Specialità: 400 m, staffetta 4×200 m stile libero
Paolo Galletti era un giovane atleta toscano dal fisico snello e sottile. In realtà molto più nuotatore che atleta, per i suoi risultati doveva ringraziare la propria straordinaria leggerezza e due grandi allenatori della sua regione, Enzo Zabberoni e Paolo Costoli, da cui aveva appreso il suo stile perfetto, un crawl continuo ed efficace, a sei battute, che esaltava le doti di mezzofondista. Fu tra i protagonisti dello straordinario momento vissuto dal nuoto italiano nella seconda metà degli anni Cinquanta, tra il 1956 e le Olimpiadi di Roma, che culminò con le imprese di Paolo Pucci, Fritz Dennerlein, Roberto Lazzari, Angelo Romani. Galletti fu finalista ai Giochi di Melbourne 1956 con la staffetta 4×200 m stile libero (settimo posto) e poi vincitore di una straordinaria medaglia d’argento ai Campionati Europei di Budapest 1958 nella stessa gara. In questi stessi Europei colse, sul piano individuale, la sua affermazione più bella con il terzo posto nei 400 m stile libero e il quinto nella finale dei 1500 m stile libero. In campo nazionale vinse sei titoli assoluti e conquistò otto primati. Dopo il ritiro dall’attività agonistica ebbe un discreto successo come pittore.
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