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XVII GIOCHI OLIMPICI – ROMA 1960 – IL DOVERE COMPIUTO (225a puntata) HOCKEY SU PRATO

– CLAUDIO LIBOTTE ( Roma 13 settembre 1938) A 22 anni ha fatto parte della squadra azzurra, classificandosi al 13° posto, insieme a Giovanni Anni, Enrico Bisio, Claudio Candotti, Giampaolo Farci, Luigi Farci, Bruno Figliola, Antonio Lenza, Tullio Marchiori. Giovanni Mazzalupi, Giampaolo Medda, Quarto Pianesi, Felice Salis, Luciano Soli, Alessandro Vannini, Antonio Vargiu e Ugo Zorco. – Tesserato per MDA Roma.
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#OLIMPIADI LENTE SU ROMA. ULTIMA PRESENZA ITALIANA. E LA BEFFA DI TOKYO
Approfondiamo la partecipazione azzurra a Roma ’60. Il nocciolo duro era amsicorino. Metà dei 18 convocati dall’anglo indiano Norris e dal suo assistente Gigetto Bolognesi, che così dopo la rinuncia finlandese prese parte ad una olimpiade, erano cagliaritani.
Giovanni Anni, Giampaolo Farci, Gigi Farci, Bruno Figliola, Antonio “Cicci” Lenza, Giampaolo Medda, Felice “Cicci” Salis, Antonio Vargiu, Ugo Zorco portiere del CUS Cagliari, l’unico non amsicorino.
Sergio Ballesio era il cortista, Enrico Bisio l’ultimo dei genovesi, che invece erano stati l’asse portante ad Helsinki, il triestino Claudio Candotti 18 anni da compiere era il più giovane e Giampaolo Medda 33 già compiuti, il più vecchio. L’unico superstite di Helsinki, senza però aver mai giocato in Finlandia. Invece il Tullio Marchiori di Roma non era parente con il Massimo genovese, noto come Marchiori II, perché anche suo fratello Mario (entrambi del Genova HC) aveva giocato 4 volte in azzurro.
Luciano Soli, Tullio Marchiori, Sergio Ballesio, Claudio Libotte, Giovanni Mazzalupi, il centravanti Alessando Vannini e il cagliaritano Antonio Vargiu, si ritrovarono qualche anno dopo con la medesima maglia della MDA Roma.
Completava la lista dei 18 il maceratese Quarto Pianesi
L’Italia venne inserita nel girone C con Francia, Kenya e Germania le prime tre partite furono un mezzo disastro. Il 29 agosto ai Marmi la Francia di Reynaud ci sconfisse 2-0 (1-0), due giorni dopo al Velodromo, con il Kenya di Avtar Singh, andò ancora peggio 7-0 (3-0) con tripletta di H. Fernandes e un autogol attribuito a Pianesi! La Germania ci regolò con un secco 5-0 (3-0) grazie alla tripletta di Keller, nonno di Florian, e la doppietta di Hugo Budinger, che negli anni ’70 tenne alcuni stage per allenatori in Italia.
A questo punto fummo inserti nel gruppo di consolazione e grazie al pareggio 1-1 (1-1) con la Svizzera, gol di Ballesio, e alla vittoria 2-1 (1-1) con il Giappone, gol di Marchiori e Lenza, finimmo al 13° posto.
La storiografia ufficiale non racconta che Norris dopo il girone decise di mettere da parte il veterano Medda, poche ora prima della partita con la Svizzera. Consegnò la lista degli 11 alla triade della commissione tecnica. I commissari rifecero la formazione inserendo Medda, giubilando Norris e affidando la conduzione tecnica a Bolognesi.
Le polemiche dopo non mancarono. Perché l’Italia era stata estromessa dalla Francia battuta solo pochi mesi prima a Parigi e a Roma sempre per 1-0 con reti di Medda e Candotti. Avrebbe potuto chiudere 10^ dietro l’Olanda. Finì invece 12^, perch[ la Polonia non prese parte al gironcino dal 9° al 12° posto.
Dopo i giochi di Roma la nazionale venne affidata al genovese Giorgio Arnaldi, con Bolognesi direttore tecnico. Ad Arnaldi a metà 1967 succedette Giampaolo Medda.
A Roma nessun arbitro italiano diresse incontro dell’Olimpiade.
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