– FRANCO MENICHELLI (Roma, 3 agosto 1941) A 19 anni ha ottenuto un doppio Bronzo nel Corpo Libero e nel Concorso a Squadre con Giovanni e Pasquale Carminucci, Angelo Vicardi, Orlando Polmonari e Gianfranco Marzolla. Poi Campione Olimpico a Tokyo 1964, vincitore di cinque medaglie in tre diverse edizioni delle Olimpiadi, Campione Europeo assoluto nel 1965 e, complessivamente, altre cinque volte nelle classifiche di specialità. Ha introdotto numerose innovazioni stilistiche e tecniche nel mondo della ginnastica artistica, tra le quali quella di gareggiare al corpo libero indossando i pantaloncini corti al posto di quelli lunghi di colore bianco.
Nel 1953, Franco si è iscritto alla Società Ginnastica Romana ed è stato allenato da Gianluigi Ulisse:
«Mi ricordo che nei primi periodi in cui gareggiavo c’era un ginnasta della mia età, Guidarelli, che gareggiava per i colori della Borgo Prati. Ad ogni gara regionale me lo ritrovavo nella mia categoria ed era sempre davanti a me alla fine delle prove. Nella mia testa scattò la molla del perdente che non si vuole dare per vinto. Più mi batteva e più avevo voglia di superarlo. Nel ’56 finalmente ci riuscii e per me fu come una sorta di passaggio di testimone. Fu allora che diventai atleta di interesse nazionale. »
Nel 1957, a sedici anni, Menichelli venne notato da Romeo Neri, direttore tecnico della Nazionale italiana di ginnastica artistica, e già plurivincitore alle Olimpiadi di Los Angeles 1932. Neri fece esordire Menichelli in Nazionale nel vittorioso incontro contro la Jugoslavia. L’anno successivo la guida della Nazionale venne affidata allo svizzero Jack Günthard, già medaglia d’oro alla sbarra alle Olimpiadi di Helsinki. Günthard inserì Menichelli nel gruppo di giovani atleti che avrebbero costituito la più forte squadra di ginnastica maschile italiana del dopoguerra. Menichelli aveva un’idea innovativa della ginnastica, diversa dalle rigide concezioni dell’allenatore svizzero.
Nel 1960, Franco Menichelli è campione nazionale nel concorso generale individuale.
Ai Giochi Olimpici di Roma, nello scenario alle Terme di Caracalla, Menichelli, oltre la medaglia di bronzo nel concorso generale a squadre, nel concorso generale individuale, primo tra gli italiani, si classificò al decimo posto, dietro a Boris Šachlin e Takashi Ono. Nella sua specialità preferita, il corpo libero, ottenne un’altra medaglia di bronzo.
Nel 1961, in Lussemburgo, Menichelli si laureò campione europeo nel corpo libero; conquista la medaglia d’argento nel volteggio e quella di bronzo alle parallele. Ai mondiali dell’anno successivo (Praga 1962), confermò la medaglia di bronzo “olimpica” al corpo libero. Nello stesso anno Franco Menichelli si aggiudicò per la seconda volta il titolo di campione italiano assoluto.
Agli Europei di Belgrado del 1963 si confermò Campione continentale nel corpo libero e conseguì la medaglia di bronzo alle parallele]. Ai IV Giochi del Mediterraneo, disputatisi a Napoli, vinse la medaglia d’oro nel concorso a squadre, al volteggio e – naturalmente – al corpo libero. oltre due medaglie di bronzo al concorso generale individuale e agli anelli. Poi vinse per la terza volta il titolo di campione italiano assoluto.
Nel 1964 i giochi olimpici si tennero a Tokyo. La Nazionale italiana scese dal podio e si classificò quarta.
Nel concorso generale individuale, pur ottenendo il miglior punteggio dei sei finalisti negli esercizi liberi di tutte le cinque specialità della ginnastica, Menichelli si classificò solo al quinto posto.
Nell’esercizio al corpo libero, Menichelli doveva battere il campione di casa Yukio Endō, campione del mondo in carica e fresco vincitore della medaglia d’oro nel concorso generale individuale. Menichelli, sorteggiato a gareggiare per ultimo, compì il capolavoro della sua carriera: grazie a delle combinazioni non più singole ma multiple, che sommavano una difficoltà all’altra, impressionando talmente la giuria che non potette non assegnargli la medaglia d’oro. Il suo modo di interpretare la ginnastica artistica avrebbe fatto scuola nei decenni successivi, in particolare per i ginnasti sovietici Nikolaj Andrianov e Dmitrij Bilozerčev..
Nella specialità degli anelli, Menichelli si presentò agli esercizi liberi con il secondo punteggio degli obbligatori, ancora dopo Endo che, però, si escluse con un clamoroso errore. La giuria internazionale, tuttavia, premiò l’altro atleta giapponese Takuji Hayata, per cui Menichelli ottenne la medaglia d’argento per soli 0,05 punti di differenza.
Nella specialità delle parallele, Menichelli, ammesso alla finale con il sesto ed ultimo tra i punteggi, conquistò ancora un’altra medaglia di bronzo.
Sempre nel 1964, Menichelli divenne per la quarta volta campione nazionale nel concorso generale individuale.
Menichelli trionfò ai Campionati europei del 1965 ad Anversa, aggiudicandosi il titolo assoluto nel concorso generale individuale maschile. È tuttora l’unico ginnasta italiano ad esservi riuscito, insieme a Vanessa Ferrari nella categoria femminile (2007). Nella stessa edizione, Menichelli vinse altre tre medaglie d’oro di specialità, al corpo libero, agli anelli, alla sbarra e un’altra medaglia di bronzo alle parallele. Quindi, si conferma per la quinta volta campione nazionale nel concorso generale individuale.
Nel 1966 ottenne ancora due medaglie di bronzo ai Mondiali di Dortmund, al corpo libero e agli anelli, nonché per la sesta volta (quinta consecutiva) campione nazionale nel concorso generale.
Ai Campionati europei di Tampere del 1967, Menichelli fu argento al corpo libero e alle parallele; bronzo nel concorso generale individuale e alla sbarra. Ai V Giochi del Mediterraneo che si tennero a Tunisi nello stesso anno, vinse ben cinque medaglie d’oro: nel concorso a squadre, nel corpo libero, agli anelli, alla sbarra e nel volteggio. Poi fu argento nel concorso generale individuale e bronzo al cavallo.
L’infortunio a Città del Messico e il ritiro[modifica | modifica wikitesto]
Menichelli si ripresentò ai Giochi Olimpici di Città del Messico 1968, dove avrebbe migliorare il suo palmarès, ma fu vittima di un grave infortunio, come la rottura del tendine d’Achille, occorsagli durante la fase finale della prova al corpo libero di qualificazione del concorso a squadre. Pur senza aver completato l’uscita finale, il suo esercizio fu valutato con uno straordinario 9,30.
Guarito, tentò di riprendere la carriera agonistica, ma con risultati non soddisfacenti. Si ritirò nel 1973, dopo le Universiadi di Mosca.
Franco Menichelli, diplomato ISEF, è stato insegnante di educazione fisica. Dal 1973 al 1979 ha allenato la Nazionale maschile di ginnastica artistica.
Nel 2003 è stato inserito nella hall of fame internazionale della ginnastica (International Gymnastics Hall of Fame), nel 2015 nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale. Sempre nel 2015, gli è stato conferito dal CONI il Collare d’Oro per Meriti Sportivi.
– FRANCO MENICHELLI (Roma, 3 agosto 1941) A 19 anni ha ottenuto un doppio Bronzo nel Corpo Libero e nel Concorso a Squadre con Giovanni e Pasquale Carminucci, Angelo Vicardi, Orlando Polmonari e Gianfranco Marzolla. Poi Campione Olimpico a Tokyo 1964, vincitore di cinque medaglie in tre diverse edizioni delle Olimpiadi, Campione Europeo assoluto nel 1965 e, complessivamente, altre cinque volte nelle classifiche di specialità. Ha introdotto numerose innovazioni stilistiche e tecniche nel mondo della ginnastica artistica, tra le quali quella di gareggiare al corpo libero indossando i pantaloncini corti al posto di quelli lunghi di colore bianco.