Ad agosto le vendite al dettaglio registrano un crollo, diminuendo in volume del -1,1% rispetto al mese precedente e del -2,1% su anno. Un segnale estremamente pericoloso per il Codacons, che dimostra come le famiglie riducano i consumi per far fronte al caro-prezzi.
“I dati Istat sulle vendite dimostrano in modo inequivocabile quanto sta accadendo sul fronte dei consumi: gli italiani spendono sempre di più per acquistare meno – spiega il presidente Carlo Rienzi – Per gli alimentari, ad esempio, nonostante un aumento delle vendite in valore del 6,8%, il volume degli acquisti si riduce del 3,5%. Questo perché l’inflazione alle stelle determina un corto circuito che porta a svuotare il carrello della spesa ma a spendere sempre di più per ciò che si acquista”.
“Di fronte a tale situazione è più mai necessario che il nuovo Governo tagli l’Iva sui beni alimentari e sui generi di prima necessità, un intervento che, contrariamente a quanto sostenuto da alcune sigle poco attente, determinerà vantaggi per le famiglie sia diretti, attraverso una riduzione immediata dei prezzi al dettaglio, sia indiretti, con una moltitudine di esercizi e attività (bar, ristoranti, strutture ricettive, ecc.), che gioveranno di una riduzione dei costi a loro carico e potranno contenere i listini al pubblico, altrimenti destinati a crescere ulteriormente nei prossimi mesi” – conclude Rienzi.