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Velletri, presentato il libro “Ricordi d’Infanzia” di Angelo Cioeta

Ha organizzato e presentato l’incontro lo studio di architettura “Atelier Creativo Acciarito” e l’associazione culturale “Chai Qi”

Sabato 20 gennaio 2018, presso la sede dell’associazione culturale “Chai Qi”, è stato presentato il libro “Ricordi d’infanzia” (Per un mondo a misura di bambino) di Angelo Cioeta.

La presentazione del libro è stata organizzata dallo studio di architettura “Atelier Creativo Acciarito” in collaborazione con l’associazione culturale “Chai Qi”.

Sono intervenuti all’incontro, Valentina Profeta (ACA), Maria Milo (Chai Qi), Angelo Cioeta (Autore del libro) e Emanuel Acciarito (ACA), il quale, da architetto, ha posto all’attenzione dei partecipanti, con la relazione “L’architettura che non c’è”, una riflessione sul rapporto che c’è nelle città, tra l’infanzia e l’architettura per l’infanzia.

Angelo Cioeta, nel 2017, ha dato vita alla sua prima opera letteraria “Ricordi d’infanzia”, partendo da un contesto autobiografico ambientato a cavallo tra la fine degli anni ’90 e ‘2000, a Giulianello, piccolo paese frazione del Comune di Cori, in provincia di Latina, dove l’autore, ha avuto una infanzia vissuta, libera e felice. Il libro, molto snello nella lettura e nell’introspezione, dona al lettore un piccolo manuale dei giochi d’infanzia, più popolari e facilmente gestibili, in un territorio dove non c’era nulla per i bambini, e dove un albero, o anche solo un marciapiede, diventavano grandi strutture architettoniche, o così potevano sembrare, nella fantasia spensierata dei bambini.

“Il lavoro di Angelo – ha dichiarato Emanuel Acciarito – anche se è presentato come un manuale di giochi per l’infanzia, è anche uno strumento valido, che permette al lettore di fare un’analisi, anche se inconscia, dello stato dell’arte della struttura della città, in cui sono stati praticati i giochi descritti. Con questo lavoro, in un certo senso, Angelo ci restituisce una messa a fuoco di una parte di città, che purtroppo possiamo riscontrare anche in altre città del territorio, che è poco idonea e poco conforme con l’idea di struttura di città che deve garantire il soddisfacimento dei diritti dell’infanzia. Lo stato dell’arte delle città – ha concluso l’architetto – deve farci riflettere, in quanto, vede i bambini, insieme ad anziani e disabili, essere le vittime nascoste e silenziose di piani urbanistici che non li hanno presi in considerazione e non ne hanno rispettato i punti di vista”.

L’incontro si è concluso con un interessante dibattito, e unanime, il pubblico, ha accolto l’appello dell’autore del libro Angelo Cioeta di tutelare, valorizzare e divulgare il diritto all’infanzia, affinché, si possa realizzare, finalmente, il diritto universalmente riconosciuto, ad una infanzia libera e spensierata in tutto il mondo e l’invito dell’architetto Emanuel Acciarito di incominciare a vivere nel mondo dei bambini, non più su un’architettura che non c’è, ma bensì in un’architettura che c’è, e, con il disegno di questa nuova architettura urbana, di cercare di mettere le future generazioni, in condizione di guardare il loro futuro mondo, con molto più ottimismo di quanto lo abbiamo fatto noi, fino ad oggi.

 

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