Il tumore al colon è una delle piaghe della società moderna occidentale, ma pochi sanno che può essere provocato anche dall’amianto.
Il tumore al colon sinonimo di cancro al colon è una neoplasia che può insorgere anche in seguito ad un’esposizione a fibre di amianto e altri cancerogeni, per questo motivo viene inserita tra le patologie asbesto correlate come: mesotelioma, asbestosi, cancro alla faringe, ispessimenti pleurici e placche pleuriche ecc..
Il cancro al colon è una delle malattie più diffuse tra uomini e donne anche se in occidente è secondo per mortalità femminile solo al tumore al seno, rappresentando così una delle patologie maggiormente diffuse tra le donne dei nostri paesi.
La terapia più efficace per porre rimedio al tumore al colon è l’approccio chirurgico. Il paziente si sottoporrà ad un intervento per asportare la massa tumorale e nel corso dell’intervento alcuni linfonodi dell’addome verranno rimossi e sottoposti ad esame istologico per capire se c’è o meno la diffusione della neoplasia.
La chemioterapia nel caso di diffusione metastatica è il procedimento successivo all’intervento chirurgico e nei casi più difficili è necessario anche un ciclo di radioterapia.
La chemioterapia viene somministrata per via orale o per via endovenosa ma sono molteplici gli effetti collaterali, tra i quali: nausea, vomito e perdita dei capelli, mentre l’immediato trattamento chirurgico assicura maggiori chance di sopravvivenza.
Prima di effettuare l’intervento chirurgico il paziente deve effettuare un’accurata pulizia del colon retto, per evitare infezioni e questa operazione viene effettuata mediante lassativi e clisteri.
Lo IARC, nell’ultima sua monografia in materia di amianto, ha confermato che tra gli agenti eziologici del tumore al colon vi è l’amianto, detto anche asbesto. L’INAIL (istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) lo ha inserito nella Lista II (la cui origine lavorativa è di limitata probabilità).
Tale neoplasia non è assistita dalla presunzione legale di origine, ma ad ogni modo le vittime del tumore al colon possono chiedere e ottenere il riconoscimento dell’origine professionale e quindi la costituzione della rendita INAIL. In caso di riconoscimento della natura professionale della malattia, il paziente stesso oppure gli eredi in caso di decesso, hanno diritto all’indennizzo INAIL con costituzione della rendita (nel caso in cui il grado di inabilità sia almeno del 16%).
I lavoratori esposti amianto che hanno ottenuto dall’INAIL il riconoscimento dell’origine professionale del tumore al colon, hanno diritto anche alle maggiorazioni contributive esposizione asbesto (coefficiente 1,5), per prepensionamento e per chi è già in pensione per malattia professionale, al fine di ottenere una rivalutazione dei ratei mensili.
L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA e l’Avv. Ezio Bonanni, che ne è il presidente, hanno ottenuto la tutela delle vittime di tumore al colon da esposizione amianto e altri cancerogeni.
Per questo offrono un servizio di tutela medica e legale a chiunque abbia contratto il tumore al colon in seguito ad un’esposizione professionale ad amianto, ricevere assistenza è semplicissimo, basta contattare il numero verde gratuito: 800 034 294, oppure visitare il sito istituzionale ONA.
Per conoscere ulteriori informazioni sul mesotelioma e le altre patologie asbesto correlate, è possibile consultare anche l’ONA Notiziario Amianto.