Il Tribunale di Siracusa condanna l’INPS
L’ente dovrà accreditare le maggiorazioni amianto ad un ex lavoratore del petrolchimico di Priolo Gargallo.
Il Tribunale di Siracusa, Sezione Lavoro, condanna l’INPS di Siracusa ad accreditare le maggiorazioni amianto in favore di P. S.. Un lavoratore del petrolchimico di Priolo Gargallo. Per questa ragione adesso può essere collocato in prepensionamento. Accolte le tesi dell’Avv. Ezio Bonanni, smentite quelle dell’INPS, che nega la presenza di amianto nel petrolchimico di Priolo Gargallo.
«Debbo innanzitutto ringraziare l’Avv. Ezio Bonanni e il suo collaboratore, Avv. Alessandro Scuderi, per la brillante vittoria ottenuta in Tribunale che mi permette di avere l’accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto, e quindi un aumento della pensione. Infatti, se avessi avuto il riconoscimento prima, avrei potuto godere anche del prepensionamento, però siccome c’è stato il rigetto da parte dell’INPS ho dovuto fare causa e se non ci fosse stata la caparbietà dell’Avv. Ezio Bonanni probabilmente non avrei ottenuto questo risultato».
Le dichiarazioni del Presidente e del coordinamento ONA
«Mi chiedo come sia possibile ancora ad oggi che l’INPS neghi la presenza di amianto nel petrolchimico di Priolo Gargallo e il giusto riconoscimento del prepensionamento e dell’aumento della pensione per i lavoratori del petrolchimico di Priolo Gargallo, rispetto al quale abbiamo dimostrato la presenza di amianto. Attiveremo anche un’azione di risarcimento a carico dell’INPS che, rigettando le domande di accredito delle maggiorazioni amianto dei lavoratori, di fatto viola una legge dello Stato. La condotta illegittima è dimostrata dalla sentenza del Tribunale, che ha sconfessato il rigetto delle domande amministrative».
Dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
Interviene anche il Sig. Calogero Vicario, coordinatore ONA Onlus regione Sicilia, il quale preannuncia una forte mobilitazione dell’associazione e dichiara:
«Ritengo indispensabile che chi nega i diritti dei lavoratori e poi viene smentito in Tribunale risponda del suo operato. Mi chiedo, com’è possibile che le domande di benefici amianto vengano sempre rigettate e poi il Tribunale sconfessi questi rigetti? Chiediamo che ci sia un atto di indirizzo ministeriale che sani questa discriminazione in danno dei lavoratori siciliani, costretti ogni volta a fare causa per avere la tutela dei loro diritti».
Interviene anche il Dott. On.le Pippo Gianni, già Sindaco di Priolo e parlamentare regionale e nazionale e autorevole componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA, il quale dichiara:
«I lavoratori esposti e vittime dell’amianto debbono avere il riconoscimento dei loro diritti, primi tra tutti il prepensionamento e comunque i benefici amianto ex art. 13 comma 8 L. 257/92, oltre all’istituzione del centro di riferimento regionale per la cura delle patologie asbesto correlate presso l’ospedale Muscatello di Augusta».
Interviene anche la Sig.ra Tiziana Bianco
Taglienti sono anche le parole della Sig.ra Tiziana Blanco portavoce del Presidente dell’Ona per la Regione Sicilia. Una donna segnata dal dolore di esser rimasta anchessa orfana a causa della fibra killer che dichiara a seguito dei fatti accaduti:
«La vittoria di oggi è dovuta soprattutto all’Avv. Ezio Bonanni che da anni si espone in prima persona contro l’amianto dando così la speranza che qualcosa potrà cambiare. Ma il cambiamento dovrebbe iniziare in primis dai Comuni più colpiti da questo male. La Regione Sicilia sta morendo e non pensa a sensibilizzare le persone alla problematica amianto. La gente è stanca e soprattutto rassegnata al fatto che le cose così debbano andare. Questo non deve assolutamente accadere. Ringraziamo quindi l’Ona e il suo Presidente per la vittoria ottenuta grazie al Tribunale di Siracusa ma soprattutto ringraziamo l’Avv. Ezio Bonanni per darci continuamente la forza di lottare».