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Trastevere, l’ex Gil ristrutturato diventa WeGil. Zingaretti: “Sarà un polmone culturale”

Riapre l’ex Gil a Trastevere e si trasforma in WeGil. Lo storico palazzo di largo Ascianghi, progettato dall’architetto Luigi Moretti, grazie all’intervento della Regione Lazio, è diventata una struttura polivalente ubicata nel cuore della capitale.

 

«Già da oggi è a disposizione di tutti con mostre, convegni ed eventi – aggiunge il presidente della Regione Lazio – Per la seconda fase, investiremo 1,2 milioni per recuperare gli altri 5 piani. Il completamento dei lavori è stimato in circa 12/18 mesi, e prevede il pieno recupero dell’intero palazzo. Al piano interrato di questa struttura sarà spostata stabilmente la scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè (progetto nato in provincia e gestito in questi quattro anni dalla giunta regionale), al secondo piano si svolgeranno attività formative ed è prevista anche una sala lettura e studio, al terzo piano attività formative relative alla cucina e all’enogastronomia, al quarto e quinto piano ci sarà una mostra permanente dedicata alle opere dell’architetto Lugi Moretti».

«Un palazzo abbandonato e fatiscente da 36 anni che ieri sera abbiamo restituito ai nostri concittadini dopo un importante intervento di riqualificazione. – dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Uno spazio nuovo ma con una sua storia che torna a disposizione della città per mostre, spettacoli, eventi e cultura. Si tratta dell’ex palazzo Gil a Trastevere che da oggi si chiama WEGIL. Un altro impegno mantenuto grazie ai fondi regionali stanziati per il recupero dei beni immobiliari appartenenti al patrimonio storico regionale e alla campagna istituzionale Art Bonus. Con un investimento iniziale di 350 mila euro siamo riusciti a regalare alla città di Roma uno spazio che sarà simbolo della creatività, della cultura, dell’inclusione e della partecipazione».

«WEGIL sarà un snodo culturale in cui si incontrano anche le migliori produzioni del territorio – conclude Zingaretti – Grazie alla collaborazione avviata con Arsial e Lazio Crea trasformeremo questa struttura in una vetrina delle eccellenze del territorio, coinvolgendo in questo processo le associazioni, il terzo settore, le università, gli enti di ricerca e le imprese».

 

 

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