“Bocciamo senza appello la scelta dei vertici A.T.A.C. Spa di ricorrere ad autisti esterni per sopperire alle carenze di organico. Il progetto di ricorrere ad agenzie interinali, nei i prossimi due anni, è avventato. Una soluzione del genere, per un lasso temporale così lungo, non è pensabile. Servono concorsi ed assunzioni. Ad A.T.A.C. Spa serve stabilità. Questa scelta, oltre che disastrosa sul piano occupazionale, produce un clima di disagio del personale ed alimenta la crisi. Si mette in discussione un concordato che è già a rischio. Ricordiamo che la validità della graduatoria, del precedente bando, in considerazione del protrarsi della pandemia, potrebbe essere ulteriormente prorogata. Chiediamo, urgentemente, un intervento delle Istituzioni competenti per sospendere questo intervento e creare le condizioni per un cambio di passo e management che, in A.T.A.C. Spa, è quanto mai importate ed improcrastinabile”, lo dichiara in una nota il segretario provinciale FAISA – CISAL Luciano Colacchi che aggiunge “Altre questioni delicate e che richiederebbero l’immediata attenzione della nuova Amministrazione Capitolina sono quelle relative alle manutenzioni, ai nuovi bus acquistati con la formula full-service e l’appalto per la manutenzione straordinaria di 51 treni CAF. L’attuale gestione del personale e delle manutenzioni sta generando forti preoccupazioni del personale, sempre più marginalizzato e costretto ad operare spesso in impianti fatiscenti e non in linea con le normative vigenti. Torniamo a chiedere l’apertura di una Commissione di Inchiesta per accertare le reali responsabilità che hanno determinato le attuali criticità. Questa gestione delle Risorse Umane, e le scelte economiche/industriali intraprese, sembrano fatte per creare le condizioni della “tempesta perfetta”, con l’unico scopo di far saltare il Concordato”.