Se la nave affonda, l’orchestra è giusto che suoni. Almeno per andarsene in allegria, diamine! Ma cosa pensate che sia la vita, se non una navigazione tranquilla o burrascosa, dopo una festosa partenza, sino al mesto approdo, salvo l’imprevisto di un iceberg? Questa idea della paradossale conclusione di un percorso, altrimenti scontato e magari piatto, si sposa perfettamente con la filosofia che accomuna negazionisti e scaramantici. Naturalmente c’è anche chi non la pensa così e magari previene la qualsiasi, surgelando la qualunque. Beh, almeno non si tratta di egoismo, come quello del prete che declamava: “Ricordatevi che tutti dovete morire!” Ammetto di essere in imbarazzo, ma dopo l’incursione di Emmanuel Macron a Beirut, molti come me e come voi, si stanno chiedendo se non valga la pena di giocare a carte scoperte: con quale Europa abbiamo a che fare, se non quella dei finti comunitari e dei veri sovranisti, salvo dei furbi e degli opportunisti ? Dalla disastrosa crisi libica di nove anni fa, Covid o non Covid, la vera partita in corso riguarda la caotica apertura di un nuovo millennio ispirato a valori effimeri, da quelli del business per il business, a quelli totalmente effimeri, dello sballo fisico o ideologico. E della casa comune, di Gaia, piuttosto che del piccolo seminterrato, quale è divenuto il Mare Mediterraneo, del bene comune indispensabile come la natura, il clima? Niente, puntiamo sulla rovina globale, come se il male comune fosse non mezzo, ma totale gaudio. Le guerre motivate da economia, politica e religione, le migrazioni di biblica memoria, l’avvelenamento del pozzo principale, per l’appunto il Mare Nostrum, sembra quasi non ci riguardi, mentre l’orchestra alza i toni… Eppure, appena un anno fa il nostro divenire appariva turbato, ma non compromesso, ancora si volava alle Maldive in alternativa ad Ostia e Milano Marittima. E adesso? Adesso siamo in casa per le smart summer holidays. Il terzo millennio, convenzionalmente riferito alla pandemica attività degli umani, ormai orientati verso lo spazio, ha così avuto il suo caotico inizio. Tra qualche decennio, le vicende attuali verranno giudicate severamente dai millennials, oggi spensierati e domani chissà.