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“The Undiscovered in the Sky”: la musica “DA BERE” e da scoprire

L’ultimo lavoro discografico di Domenico Rizzuto, The Undiscovered in the Sky, è disponibile oltre che su tutte le piattaforme, anche in una versione da “bere”: il disco, infatti, sarà scaricabile dal QR code sull’etichetta della birra artigianale, del birrificio calabrese di Vibo Valentia Fridda Ca,la, un disco per ogni etichetta e una bottiglia che diventa viaggio nella musica.

Domenico Rizzuto, trombettista percussionista e producer, continua la sua esplorazione della musica, intrecciando in un continuo crossover electrojazz, space jazz, musica contemporanea ed elettronica spingendosi fino ai confini con la techno culture.

Il progetto è totalmente solistico e nasce come omaggio al primo disco elettrico di Miles Davis, Miles in the Sky, Un’opera che non dimentica la liricità e la rotondità del sound jazz Europeo, integrando melodie eleganti e dilatate, lontane quindi da asperità e da improvvisazioni tipiche del free jazz in una versione che non è una reinterpretazione dei brani originali, ma piuttosto una visione personale – in chiave elettronica – dei suoni, delle atmosfere, dei colori e del messaggio che l’album di Davis ha impresso nella musica del ventesimo secolo.

Il musicista coniuga la sua passione per la musica con quella per le scoperte astronomiche che ne hanno ispirato i titoli dei suoi brani: Amaltea, The Undiscovered in The Sky, Doorway on Mars, Dark Matter, Super Puff (scoperto di recente), Imaginary People, Little Green Man e Galaxy Express. L’album si sviluppa infatti su dei temi ben definiti: la ricerca del suono, la scoperta e l’inesplorato.

Una ricerca in cui storia e futuro tecnologico si fondano in un tutt’uno trovando un nuovo equilibrio. La copertina è una rappresentazione artistica – disegnata da Marco Facciolo – del buco nero fotografato recentemente nella nostra galassia, i cui colori omaggiano volutamente la copertina di Miles in the Sky. Campionando, sintetizzando e manipolando elettronicamente molti suoni originali di Davis, sono state create delle texture, degli intrecci ritmico armonici e delle atmosfere che creano insieme al suono della Tromba di Domenico Rizzuto una musica nuova e visionaria.

“Ho scritto questo album, per passione e il legame emozionale che mi lega al disco di Miles Davis, che ha fatto da apripista alle contaminazioni elettriche nel jazz e anche se sono un polistrumentista, la mia tromba è sempre stata ispirata al suono di Miles. È una musica contemporanea e m’intrigava che avesse un supporto fisico inusuale. In collaborazione con il birrificio artigianale calabrese, Fridda Cala e Marco Facciolo, abbiamo disegnato una bottiglia speciale, un inedito disco da bere! Ogni bottiglia è etichettata con la cover del disco che sarà scaricabile con il QR code sul retro della bottiglia. Un disco in cui mi riconosco – aggiunge Domenico Rizzuto – e che mi rappresenta. Ritmicamente è influenzato dalle tradizionali mediterranee e sudamericane, ma la melodia rispecchia la più pura tradizione europea, alla quale sono molto legato. Mi piace pensare che possa essere un ulteriore passo verso la nuova direzione che la musica sta imboccando, dove la mia curiosità si coniuga con la ricerca di nuovi orizzonti, nuove frontiere, in musica come in astronomia”.

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