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Terremoto 6.0 nel reatino, morti e feriti: “Accumoli ed Amatrice non esistono più”

Il Centro Italia ripiomba nell’incubo. Nella notte, un forte sisma con epicentro ad Accumoli (Paese di nemmeno 700 abitanti nel reatino, suddiviso in 17 piccole frazioni) ha interessato il Lazio, le Marche e l’Umbria, dove le scosse si sono avvertite distintamente. Crolli, feriti e vittime, con un comune – Amatrice, in provincia di Rieti – e una frazione – Pescara del Tronto, nelle Marche – praticamente distrutti e ridotti a colline di macerie. Fino ad ora sono 21 le vittime accertate tra adulti e bambini, ma il bilancio è sicuramente quanto tristemente destinato a crescere. Il sisma, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha avuto una magnitudo di 6.0 e una profondità di 4,5 chilometri ed è stato registrato alle 3.36 con epicentro ad Accumoli. A questa prima scossa ne sono seguite molte altre nella notte: una di magnitudo 3.9 vicino Perugia, e altre due di magnitudo 3.9 e 3.8 sempre nei pressi di Rieti. Magnitudo 5.4 per la seconda forte scossa di terremoto registrata alle 4:33, con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) ed ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Il sisma è stato avvertito anche a Bologna, Roma e provincia (Pomezia, Ardea, Aprilia, persino Latina), fortunatamente senza danni. Altre scosse si sono registrate anche dopo le 6 della mattina.

Sono stati attivati i numeri di emergenza della Protezione Civile e della sala operativa della Protezione Civile Lazio, si scava disperatamente a mani nude. Decine e decine di corpi si trovano sotto le macerie. La situazione più grave è ad Accumoli: «È un disastro, il paese è semidemolito – le parole del Sindaco Petrucci -. Siamo senza luce, senza telefoni, in tanti sono ancora sotto le macerie, non riusciamo a quantificare quanti siano» Il Primo Cittadino, inoltre, ha denunciato il ritardo dei soccorsi: «La prima squadra dei vigili del fuoco è arrivata solo alle 7.40». Anche ad Amatrice, dove la via principale è crollata quasi completamente e le strade di accesso al paese sono inaccessibili, la situazione è gravissima. Sotto le macerie anche due gemellini di sei anni: Simone è stato recuperato in gravissime condizioni, mentre il fratellino Andrea è ancora disperso. Da brividi le parole del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi: «È un dramma, metà paese non c’è più – ha dichiarato il Primo Cittadino -. Stiamo cercando con tutti i mezzi di portare i primi soccorsi, abbiamo mandato tutti agli impianti sportivi». I primi feriti da Amatrice sono arrivati a L’Aquila e al Gemelli di Roma: si tratta di persone trasportate anche in elicottero con traumi e fratture agli arti.

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