Doveva arrivare ed è arrivata. Si tratta della risposta del Tar del Lazio, il quale ha accolto il ricorso presentato dalla ditta per la raccolta della differenziata ad Anzio, la EcoCar, esclusa per alcuni mesi a causa di un’interdittiva antimafia. In questi mesi il servizio era stato gestito dalla Camassa Ambiente, da più parti additata dei disagi che hanno subiti i cittadini in quest’estate. Lo stesso Sindaco in uno degli ultimi Consigli comunali aveva sottolineato come la ditta, non sapendo se sarebbe rimasta o meno per il servizio, non avrebbe di certo investito in personale e soprattutto in mezzi. Come poi è accaduto difatti.
I giudici hanno quindi stabilito la correttezza di posizione di aggiudicataria della EcoCar. Il Tar sottolinea poi la stranezza dei provvedimenti adottati dalla Prefettura con l’interdittiva, “per vizi di carenza di istruttoria e di motivazione”, quando cioè “in difetto di qualsiasi autonomo accertamento istruttorio ha ritenuto di poter inferire la prognosi interdittiva, in via diretta ed automatica, dall’informativa assunta in danno di altre imprese (Alba Paciello e Marcianise Servizi)”.
Finalmente quindi si potrebbe vedere la luce alla fine del tunnel e la città potrebbe riavere un servizio di raccolta differenziata che fino alla scorsa primavera era stata oggettivamente positivo.
Filippo Flamini