Il TAR del Lazio ieri ha emesso una sentenza storica, importantissima, soprattutto per gli orfani delle vittime amianto. È una storia da leggere tutta d’un fiato quella di Maria Cristina Brigida, orfana vittima del dovere a causa dell’amianto presente nelle navi della Marina Militare.
Maria, storia di un’orfana di una vittima del dovere
Maria è figlia di Giuseppe Mario Paolo Anastasi, deceduto per carcinoma polmonare per esposizione ad amianto nel periodo di servizio a bordo delle unità navali della Marina Militare Italiana.
L’utilizzo di amianto in Marina Militare, non era esteso solo nelle unità navali ma bensì anche negli arsenali. L’esposizione ad amianto in Marina Militare ha provocato una vera e propria strage. Infatti, si contano circa 570 mesoteliomi e altre patologie asbesto correlate (tra le quali ricomprendere il tumore ai polmoni, tumore alla laringe e della faringe).
Nel corso degli anni sono stati segnalati alla Procura di Padova molti casi simili a quello di Giuseppe. Si stimano 1101 casi di patologie asbesto correlate (dati confermati anche nella relazione finale della Commissione Parlamentare d’Inchiesta).
Giuseppe aveva ottenuto il riconoscimento di vittima del dovere e la figlia dopo la sua morte, divenuta orfana vittima del dovere, aveva presentato istanza di arruolamento riservata agli orfani dei militari uccisi in servizio dall’esposizione ad amianto.
La giovane ha ricevuto però un “netto diniego, nonostante ci sia un sacrosanto diritto degli orfani ad essere assunti, se riconosciuti orfani di vittima del dovere – spiega il Presidente ONA – ed è per tale motivo che abbiamo fatto ricorso al TAR, affinché sanzionasse queste condotte vessatorie nei confronti degli orfani, vittime inermi dell’uso dell’amianto da parte della Marina Militare che ha sentenziato l’illeceità di queste condotte”.
“Abbiamo inoltrato centinaia di richieste che l’amministrazione boccia ogni volta – prosegue il legale dell’orfana di vittima amianto e componente della Commissione Amianto del Ministero dell’Ambiente – ci appelleremo ancora una volta a tutte le autorità, al Ministro della Difesa che sembrerebbe non comprendere la gravità di questi fatti, e ancora al Capo dello Stato Mattarella, quale Comandante Supremo delle Forze Armate”.
I risultati dell’ONA nella lotta contro all’amianto
L’ONA ha ottenuto significativi risultati in merito alle condanne in sede civile alla costituzione delle prestazioni di vittima del dovere. L’associazione ha inoltre intentato decine e decine di giudizi anche per ottenere il risarcimento del danno.
Tutti coloro che sono vittime del dovere, e i loro familiari, possono chiedere al fine di ottenere la tutela dei loro diritti. È sufficiente consultare l’apposita sezione dedicata alla tutela delle vittime del dovere, oppure contattare l’associazione attraverso il numero verde gratuito 800034294.