L’Editoriale del Direttore Ruggero Alcanterini a breve disponibile anche nel numero di Novembre in PDF.
Sicuramente, non soltanto la pioggia incombe con devastanti bombe d’acqua sul nostro Litorale, ma sull’intero Mare Mediterraneo si addensano nubi perniciose, turbinii di vento insostenibili e tempeste di fulmini, che si rappresentano come i sintomi di una male grave, determinato dalle variazioni climatiche che l’uomo ha causato per pura insensata cupidigia, violentando il proprio bene primario e insostituibile, il pianeta su cui vive come un parassita. Ma occorre essere ancora più diretti e crudi, senza i forse, i se e i ma, tanto che i “grandi della terra” pensano di dover correre ai ripari e saranno tutti a Parigi il 30 novembre prossimo per cercare una sintonia terapeutica intorno al corpo malato e ipertermico di Gaia, il nostro Pianeta Terra, appunto.
Come si evidenzia dal messaggio puntuale di Gianfranco Tartaglia in arte Passepartout, sulla nostra prima pagina, rischiamo di giocarci il bene primario dell’ambiente, a cominciare dal mare, che per noi è il Mediterraneo o più da vicino il Tirreno, che bagna la nostra costa. E’ per questo, che abbiamo rotto gli indugi e abbiamo coinvolto enti e associazioni come l’Accademia Kronos, il Comitato Nazionale Italiano Fair Play e l’ISMA nel proporre al Comune di Anzio di catalizzare l’attenzione su quanto così drammaticamente ci riguarda, organizzando in contemporanea con Parigi, a Villa Sarsina, la Conferenza Nazionale su “Cambiamenti Climatici e Mare Mediterraneo”.
Si tratta di un vera e propria sfida, di una corsa contro il tempo, anche se qualcuno la ritiene già persa per la ineluttabilità della vocazione maligna al suicidio di una parte dell’umanità. La stessa velocità in progressione geometrica della evoluzione scientifica ci sta portando alla deflagrazione antropica di questo mondo sempre più piccolo e surriscaldato, sempre più sommerso da rifiuti di ogni genere in terra, in mare, nell’atmosfera. In un certo qual modo sono sommerse di rifiuti morali anche le nostre coscienze, che tendono a giustificare colpevolmente eccessi e trasgressioni. Ecco perché il nostro amato cittadino onorario, l’Imperatore Nerone, pensa che tra il vizio del gioco, forse finalmente di possibile esercizio nella sua Città Natale, e il disastro annunciato di un rapporto climatico impossibile con la natura, il primo sia un male minore, anzi un beneficio di grande portata, sempre che non si debba rinunciare all’idea del Paradiso per il sopravvenire di una combinazione infernale.
Ecco perché, riteniamo che Anzio e l’intero Litorale “virgiliano” non debbano rinunciare al proprio ruolo di salvaguardia, accettando la sfida sul clima come una opportunità con diverse ricadute positive, stante la propria vocazione storica e naturale di presidio sul mare e di frontiera tra l’area metropolitana di Roma, densamente popolata, l’area pontina fortemente caratterizzata da insediamenti agroindustriali e la particolare connotazione dell’antica area volsca immanente come il grande vulcano laziale, che ingenerò timori e suggestioni nelle antiche genti laziali e che geologicamente parlando e soltanto un gigante assopito. Dunque, rispondere alla vocazione, significa dare vita ad un impegno permanente, alla creazione di una struttura che radichi sul territorio un’attività di ricerca e di formazione, che dia sintesi alla esigenza di protagonismo che giustamente abbiamo. Siamo convinti che dalla Conferenza del 30 novembre scaturiranno ufficialmente proposte e progetti, oltre che denunce, di cui abbiamo contezza.
Naturalmente, oltre la priorità della qualità ambientale, vogliamo ricordarvi che le pagine cartacee e on-line dell’Eco del Litorale – Eco TV ospitano con crescendo rossiniano notizie e interventi diretti di straordinaria attualità e importanza, come quelli di una rinascenza dell’impegno politico amministrativo sulle problematiche della sanità, oltre che dell’ambiente. Infatti, con la nuova presidenza di Antonio Geracitano, la Commissione Sanità (e Ambiente) ha ripreso ad operare e proprio su questo numero ospitiamo il pensiero dei responsabili del Coordinamento Trapianti della ASL RH6 (che ha il suo fulcro agli Ospedali Riuniti) e che ci invitano a collaborare con i Comuni per attivare la sinergia virtuosa della donazione degli organi, come del sangue, del midollo…, diffondendone la cultura. La qualità di servizi non prescinde dalla collaborazione dei cittadini utenti, come nel caso dei rifiuti, e non di meno le aziende preposte devono fare fino in fondo il loro dovere. Questo il pensiero univoco di Geracitano e dell’Assessore Placidi, che abbiamo interpellato alla pari dell’Assessore Attoni e del Sindaco Bruschini sulla controversa ed annosa questione della Tenuta Puccini, per certi versi osmotica con la contigua area del Parco Naturale di Tor Caldara.
Non c’è dubbio che anche questa è una sfida che si vuole affrontare con determinazione, nella consapevolezza del delicato equilibrio da rispettare per arrivare a liberare dalla marginalizzazione e dal degrado un’area che potrebbe fornire strutture di straordinaria importanza per lo sviluppo turistico del comprensorio, ma soprattutto per la fruizione pubblica di un nuovo parco strategico di oltre 60 ettari con approfondimento scientifico sugli aspetti archeo-preistorici, in attesa di essere valorizzati da oltre un secolo. Infine, la notizia che avrà fatto impazzire Felliini, Mastroianni, Sordi e tutti coloro che, passati in Borea o meno, si chiedono da decenni perché il Casinò di Villa Paradiso non debba passare dalla leggenda alla realtà, rendendo giustizia a chi pensa al gioco d’azzardo come ad una straordinaria trasgressione abbinata al lusso, piuttosto che ad un ordinario e socialmente pericoloso vizio compulsivo da consumarsi come il caffè, nei bar.
Ruggero Alcanterini