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Sul caso del militare accusato di aver abusato della figlia, interviene il ministro Trenta ed il capo di Stato Maggiore

Il caso del militare di 45 anni di Formia, in servizio presso l’ospedale militare di Anzio, arrestato con l’accusa di aver abusato della figlia dall’età di 8 anni, è diventato nazionale.

É intervenuto in merito il ministro della difesa Elisabetta Trenta che ha dichiarato:

“La storia di una giovane, appena 16anni. Il suo incubo, le violenze subite dal padre: un militare. È sconvolgente. È talmente brutale la notizia, da non lasciare spazio alle parole.Non voglio dire altro, solo esprimere la mia vicinanza alla ragazza e stringerla in un grande abbraccio. Lo Stato Maggiore dell’Esercito provvederà quanto prima a prendere le opportune misure nei confronti del soldato arrestato. Un soggetto del genere non è degno di indossare l’uniforme, ne’ di essere chiamato uomo”.

Ed il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli:

“Qualunque militare si macchiasse di tali comportamenti riprovevoli, violerebbe anche l’etica militare, nonché la dignità e l’onore di tutto il personale con le stellette che quotidianamente con profonda onestà, senso del dovere e vicinanza alla collettività svolge il proprio dovere. In questi casi, le Forze Armate agiranno sempre in maniera ferma, rigorosa e severa al fianco della magistratura nell’accertamento delle responsabilità e prendendo gli adeguati provvedimenti nei confronti degli interessati”.

La ragazza oggi 16enne, ha trovato, il coraggio di parlare non sopportando più gli abusi dell’uomo. Il militare è stato condotto nel carcere di Velletri, dagli operatori della Polizia Locale e dal comandante Sergio Ierace, che hanno effettuato l’arresto sabato mattina.

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