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Straid: “In riva al mare è nata una storia che ha cambiato la mia vita”

“Rivalmare” è una ballata intima che racconta di ricordi e cicatrici, di voci da ignorare e la speranza di un nuovo sorriso. Abbiamo intervistato il cantautore fiorentino per saperne di più.

Ciao Straid, benvenuto sulle pagine de L’Eco del Litorale. Chi o cosa ti ispira nel fare musica?

Ciao ragazzi, grazie per lo spazio.

Sinceramente non l’ho mai capito. Forse la mia “leggerissima” tendenza ad essere sempre scontento ahahaha. Sono esattamente quel tipo di persona che riesce a farsi pesare addosso tutto più del dovuto, di conseguenza, il bisogno di esprimere gioie e dolori diventa inevitabile, mi aiuta a tenere il treno nei binari diciamo.

Qual è la canzone che ha segnato il tuo percorso artistico?

Anche questa domanda difficilissima. Una canzone non saprei dirti, ma posso dirti che i Coldplay, soprattutto degli inizi, sono una realtà che mi ha aperto molto al mondo della musica.

Qual è il tuo processo di scrittura?

Principalmente il disagio. Non so se sembra banale ma tendenzialmente quando c’è qualcosa che non va sono molto più motivato nel dire qualcosa. Mi rifaccio molto alla risposta di Tenco alla domanda: “Perché scrivi solo canzoni tristi?” La sua risposta è stata: “Perché quando sono felice esco”. Direi che lo capisco.

Hai avuto momenti di sconforto o ripensamento sul tuo percorso artistico? Quali sono le difficoltà che hai dovuto affrontare?

Beh, certo. Come tutti i percorsi di vita in cui metti anima e corpo, quando incontri difficoltà è normale rischiare di affondare con esse. A 26 anni so benissimo che “arrivare” è difficilissimo ma cerco di viverla con leggerezza per quanto possibile. Scrivere è una passione personale che mi aiuta ad essere Marcello nella vita reale, al di là dei numeri. Ovviamente le speranze sono tante ma cerco di muovermi un passo alla volta.

In radio il tuo nuovo singolo “Rivalmare”. Come mai questo titolo?

Per sottolineare l’importanza degli attimi. In riva al mare è nata una storia che ha cambiato la mia vita, mi ha insegnato a vedere le cose da un altro punto di vista, a non arrendermi di fronte alle difficoltà ma ad analizzarle per capire come andare avanti, ad accogliere gli errori come un percorso di vita sano, in cui sbagliare è necessario per crescere. Una storia che conservo dentro di me come un faro e a cui volevo fortemente dedicare un pensiero semplice ma non scontato: “non ti dimenticherò mai, grazie.”

Com’è nata l’idea di questo brano?

Penso di averti risposto indirettamente alla domanda precedente.

Cosa dobbiamo aspettarci in futuro dalle tue prossime produzioni?

Cambieranno un po’ di cose. Ho studiato un sound che penso sarà quello definitivo del progetto e vediamo un po’ come andranno le cose.

Lo scopriremo presto!

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