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SPORT E VITA, STORIA INFINITA

18 APRILE 2015 –

IL DIRETTORE IN RIUNIONE AICS – ALBANO 1967

PIU’ VADO AVANTI, RIMEMBRANDO PER MEGLIO CAPIRE IL SENSO DELLE NOSTRE VICENDE, QUINDI DELLA STORIA COMUNE E PIU’ MI IDENTIFICO NELLA ESPERIENZA DI NERI TANFUCIO O, SE PREFERITE, RENATO FUCINI. MAREMMANO DI MONTEROTONDO MARITTIMO, “NERI” FECE UN PERCORSO TERRENO DAL 1843 AL 1921, GIUSTO A CAVALLO DI DUE SECOLI, IN CUI CAMBIO’ IL MONDO E NON DI POCO, SENZA CHE LUI ABBANDONASSE QUELL’ATTEGGIAMENTO TRA IL BUCOLICO ED IL DISINCANTATO, TRA IL SERIO E IL FACETO, TRA GLI AMICI DEL “CAFFE’ DEI RISORTI” A PISA E QUELLI SPARSI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO DELLE SUE OCCASIONI D’INCONTRO COME CARDUCCI, DE AMICIS, PUCCINI… ALL’ULTIMO LIBRO PUBBLICATO IL VITA, GIUSTO NEL 1921, VOLLE DARE IL TITOLO DISINCANTATO DI “ACQUA PASSATA”. LUI, POETA E UMORISTA, COME IL GIUSTI, NASCONDEVA, DIETRO LA MASCHERA DELL’ALLEGRIA, QUELLA MESTIZIA CHE A VOLTE TI COMPENETRA SIN NEL PROFONDO : “…UN RISO CHE NON PASSA ALLA MIDOLLA E MI SENTO SIMILE AL SALTIMBANCO, CHE MUOR DI FAME E IN VISTA ILARE E FRANCO TRATTIEN LA FOLLA”. PERCHE’, VI CHIEDERETE, CONTAMINARE CON NOTE MELANCONICHE LE RIFLESSIONI DI CHI SI OCCUPA DI SPORT E QUINDI DI UNA DELLE MASSIME ESPRESSIONI DI VITALITA’ DA PARTE DEGLI UOMINI NEL CLIMA DELLA FESTA ? MA PROPRIO PERCHE’ SE VOGLIAMO DARE UN SENSO COMPIUTO AL FORMIDABILE RUOLO DELLO SPORT NELLA STORIA SOCIALE, CHE VEDE IL SUO VERTICE PIRAMIDALE OGGI DAVVERO GLOBALE NEI GIOCHI OLIMPICI, NON POSSIAMO IGNORARE QUANTO NE SIANO IMPORTANTI ANCHE I DETTAGLI APPARENTEMENTE MENO SUGGESTIVI E SIGNIFICATIVI. E’ PER QUESTO, CHE MI CONTINUO A SENTIRE IN DOVERE DI CUSTODIRE LE CARTE E LE MEMORIE CHE MI SONO STATE AFFIDATE DA TANTI COMPAGNI D’INTRAPRESA NEL CORSO DELLA MIA FRAZIONE DI STAFFETTA, IL CUI INIZIO NON SOLTANTO SIMBOLICAMENTE IDENTIFICO CON I XVII GIOCHI OLIMPICI, DA ME VISSUTI NEL MAGICO CROGIOLO DI TALENTI CHE ERA DIVENUTO PER L’OCCASIONE LO STADIO DELLE AQUILE, OGGI PAOLO ROSI. NERI TANFUCIO CHIAMAVA “STUDINAIO” IL PICCOLO LOCALE DOVE SI METTEVA A SCRIVERE E IO MI ALL’ARGO, PARLANDO DI GRANAIO DELLA MEMORIA. QUANDO MI DOVETTI OCCUPARE CON BERRA DELLA PIU’ GRANDE OPERAZIONE DI PROMOZIONE ATLETICA SUL TERRITORIO ROMANO CON IL CPAL (CENTRO PROPAGANDA ATLETICA LEGGERA) E IL CAC (CLUB ATLETICO CENTRALE) FACENTI CAPO ALL’UISP, MI RESI POI CONTO CHE LE PREMESSE ERANO PASSATE TRA GLI ANNI VENTI E QUARANTA PER I PENSIERI E LE AZIONI DI PERSONAGGI, COME ANTONIO GRAMSCI E ENRICO BERLINGUER. QUANDO PROBO ZAMAGNI ED ENRICO GUABELLO (NOVEMBRE 1962) MI AFFIDARONO LA NEONATA AICS, MI ACCORSI CHE ERA IN LINEA DIRETTA EREDE DELLA UOEI DI LEONIDA BISSOLATI (1913) DELL’APEF E DELL’UMANITARIA DI ATTILIO MAFFI (1922) PIUTTOSTO CHE DELLE ASSI DI ODDONE GIOVANNETTI (1945/50) O DELL’UCSI DI MATTEO MATTEOTTI, FIGLIO DI GIACOMO (1953) FINO A GIACOMO BRODOLINI (1962). CHE VOLETE CHE VI DICA, DOPO LE OLIMPIADI DEL SESSANTA C’ERA UNA TALE ENERGIA NELL’AREA SPORTIVA, CHE NON SI AVEVA IL TEMPO DI RIPOSARE NE’ SUI PROGETTI, NE’ SUI PRESUNTI ALLORI. IN QUEL PERIODO SI SALDO’ ANCHE LA CONGIUNTURA ASTRALE CON IL CUS ROMA E CON IL CUSI, QUINDI IL CONCERTO DI PENSIERO, AZIONI ED ESPERIENZE CON IL GIOVANE MARIO PESCANTE E I MENO GIOVANI MA SUPERGOLIARDI TARASCONI E NEBIOLO, MODERATI DAL “MOROTEO” LOJACONO E DAL SAGGIO DISCOBOLO VITTORIOSO, TUTTI EREDI DEL COSI, CHE GIA’ NEL 1922 AVEVA ORGANIZZATO A ROMA LE PRIME OLIMPIADI UNIVERSITARIE. E LA FIDAL ? LA PRIMA FIDAL PER ME FURONO ALFONSO CASTELLI ( VICESEGRETARIO NAZIONALE E DIRETTORE DI ATLETICA ) E ALFREDO FERRI (PRESIDENTE DEL COMITATO LAZIALE) PRIMA ANCORA CHE IL MOVIMENTO DI RINNOVAMENTO E LE VICENDE DEL 1967/69, COMPRENDENTI IL TENTATIVO FALLITO DI COINVOLGERE PASQUALE STASSANO E QUELLO RIUSCITO CON PRIMO NEBIOLO, PER LA CANDIDATURA A PRESIDENTE. ANCHE PER LA FIDAL, POI TI VOLTI INDIETRO E TI RENDI CONTO CHE E’ LA SUMMA DI UNA STRAORDINARIA CONVERGENZA DI IDEE, OPERE, AZIONI, SCELTE GENEROSE, FATTE ANCORA PRIMA DEL 1896. MI PIACE RICORDARE CHE, SE DEL MITICO MARCHESE RIDOLFI HO SOLO LETTO E SENTITO PARLARE, ZAULI L’HO CONOSCIUTO E FREQUENTATO, COSI’ COME LANDO FERRETTI DA PRESIDENTE DEL PANATHLON, MA DAL VISSUTO SENZA PARI E FONDAMENTALE PER IL CONI, ANCORA COSI’ COM’E’ OGGI: PER LUI NEMMENO UNA PICCOLA TARGA NEL PALAZZO ACCA, MA UN POSTO SPECIALE NEL MIO “GRANAIO”… (NELLE IMMAGINI, DA SINISTRA,ACCANTO A CARLO MARCUCCI E ME, PROBO ZAMAGNI, IN PIEDI, POI ENRICO GUABELLO, RENATO MARINELLI, FERNANDO ARIGONI; RENATO FUCINI; GIACOMO BRODOLINI; LANDO FERRETTI).

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