19 MAGGIO 2019
– Altra puntata ed altri elementi dell’articolato previsto dalla proposta di legge per l’istituzione del SERVIZIO NAZIONALE DELLO SPORT, per capire come l’Italia degli anni settanta del secolo scorso fosse già ampiamente matura per cambiare registro in materia di sport. Il lavoro di analisi e proposte, il confronto serrato tra le stesse forze politiche in materia, sin dagli anni cinquanta e in particolare dopo i Giochi Olimpici del 1960, aveva generato le condizioni per anticipare di mezzo secolo un adeguamento del Paese all’esigenza che lo sport fosse una pari opportunità ed un diritto garantito, come occasione educativa e di prevenzione salute, per tutti. Purtroppo, la miope resistenza al nuovo, l’equivoco concetto dello sport agli sportivi, l’interesse dei media a cibarsi e a promuovere quasi esclusivamente professionismo sportivo e sport spettacolo, per fare cassa con lettori tifosi, pubblicità e sponsor, ha generato per decenni un vulnus culturale con ricadute catastrofiche nella società civile. La violenza, il bullismo, l’obesità e il diabete tra i ragazzi, i problemi esponenziali di salute e socialità tra gli adulti e gli anziani con la ricaduta di costi esagerati per il bilancio dello Stato sono la conseguenza della confusione, che si è via via determinata sull’attività fisica e sportiva degli italiani, misurata a suon di medaglie olimpiche, frutto di un alto livello di specializzazione e di organizzazione dei massimi sistemi federali e del CONI, finalizzati alla preparazione e alla partecipazione olimpica e iridata, compreso il campo delle disabilità. Adesso, con un parco impianti che comincia a manifestare i segni di un incipiente degrado, insorge anche l’allarme amianto, posto che ne sono contaminate più o meno tutte le strutture costruite prima del 1992, anno in cui la Legge ha vietato l’uso della fibra killer. La prossima conferenza in programma giovedì 30 maggio al Salone d’Onore del Foro Italico a Roma (ore 15) con la partecipazione confermata del Ministro Costa, del Presidente del Comitato Olimpico, Malagò e quella probabile del nuovo Presidente di Sport e Salute, Sabelli e del Presidente del Credito Sportivo, Abodi, oltre che del Presidente dell’ONA, Bonanni e del CNIFP, Alcanterini, sarà l’occasione per fare il punto, a fronte delle nuove iniziative di Governo con la Finanziaria 2019 e del conseguente nuovo assetto strategico, anche in funzione della sostenibilità ambientale.