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SPORT COME DIRITTO ALLA SALUTE

25 GIUGNO 2020
– Proprio oggi, il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha voluto coinvolgere in modo concreto tutti i coattori impegnati nel vasto ed articolato panorama del fenomeno sportivo, in quella che sarà a sua cura la stesura dei Decreti attuativi della Legge delega sullo Sport. E sì, dunque mettiamoci all’opera, facendo leva sui corsi ed i ricorsi di storica memoria. Pensa che ti ripensa, ravanando tra gli editoriali di Presenza Nuova nel novembre del 1982, ho ripescato quello di Gianni Usvardi, “LO SPORT ORA E’ IN CAMPO APERTO” e il mio “AUTONOMIA SI’, CORPORAZIONE NO”, scritti all’indomani della Conferenza Nazionale dello Sport, organizzata dall’allora Ministro del Turismo con delega allo Sport, Nicola Signorello nella sede di Confindustria all’EUR. Devo confermare che allora l’aria che tirava tra i millecinquecento partecipanti era proattiva, positiva e se gli stessi beneficiari della riforma CONI e Federazioni, non si fossero messi stupidamente di traverso con il supporto della stampa sportiva che cavalcava l’antico slogan de “Lo Sport Agli sportivi”, oggi la pratica motoria nel nostro Paese, nella scuola e nei territori, avrebbe un profilo sicuramente diverso, molto più vicino a quel concetto di qualità della vita che ora continuiamo a invocare. Quella fu la vera grande occasione del secolo scorso, in cui immettere direttamente la sapienza e l’esperienza del mondo sportivo in una Legge dello Stato sarebbe stato già possibile. Oggi, siamo in attesa dei Decreti Attuativi della Legge Delega approvata in Parlamento e firmata dal Capo dello Stato l’8 agosto dello scorso anno, Decreti della cui elaborazione si sta occupando il Ministro Vincenzo Spadafora con il suo staff. Siamo fiduciosi nelle buone intenzioni, ma l’Associazionismo Sportivo è pronto alla chiamata? L’Associazionismo comunque impegnato nella elaborazione di progetti suscettibili di finanziamento pubblico e mirati alla ripartenza post COVID 19 dovrà doppiare lo sforzo di quì al 30 di giugno e poi ancora sino al 7 luglio. E poi e poi, ce la faremo come sempre. E’ un momento un po’ così…
…Siamo seduti in cima a un paracarro
E stiamo pensando agli affari di noi
Tra una moto e l’altra c’è un silenzio
Che descrivere non saprei
Oh, quanta strada nei nostri sandali
Quanta ne avrà fatta Bartali
Quei nasi tristi come una salita
Quegli occhi allegri da italiani in gita…
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