Spiagge off limits nel litorale romano, ma i bagnanti continuano a violare dei divieti, mettendo a rischio la loro incolumità. E’ il caso di Anzio dove da tutta l’estate molti villeggianti continuano a prendere il sole e tuffarsi dagli scogli di Tor Caldara, nonostante da anni persiste un divieto a causa di crolli di falesia e resti archeologici, che continuano a staccarsi dalla parete rocciosa presente nel perimetro del parco archeologico. “La falesia crolla e i bagnanti si fanno il bagno proprio in prossimità dei crolli mettendo a rischio la loro incolumità – commenta il professor Matteucig da Anzio – Anni fa ci fu un crollo di preziose pavimentazioni a mosaico, ora la situazione risulta drammatica perchè a ridosso dell’area molti turisti continuano a farsi il bagno in aree vietate e pericolose”.
Sempre ad Anzio, domenica scorsa, su segnalazione dei volontari che presidiano i resti archeologici, gli agenti di polizia locale di Anzio, diretti dal comandante Antonio Arancio, sono intervenuti presso la Riviera Vittorio Mallozzi, nell’area sotto il ristorante Al Turcotto, per ripristinare le recinzioni e far spostare i tanti turisti che sostavano oltre i divieti. Per queste ragioni, oltre allo sgombero dell’area, sono state elevate diverse multe da 50 euro a persone anche nella zona “off limits” tra il Rivazzurra e l’Arco muto. Nonostante la campagna informativa, i cartelli, le sanzioni e la presenza dei volontari, dall’inizio della stagione estiva quella della polizia locale di Anzio è stata una battaglia continua con i cittadini che sembrano non capire che ci sono in riva al mare zone protette da rispettare e tutelare.