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Il Tribunale di Livorno condanna la Solvay di Rosignano

Il Giudice del Tribunale di Livorno (Sezione Lavoro), Sara Maffei, ha condannato la Solvay Chimica Italia S.p.A. e la Solvay Societé Anonyme al risarcimento dei danni a favore dell’ex dipendente E.T affetto da placche e ispessimenti pleurici.

Il Tribunale, a seguito di un’intensa e approfondita istruttoria dalla quale è emersa l’esposizione lavorativa certa dell’ex dipendente a polveri e fibre di amianto, nello specifico ha condannato le società datrici di lavoro, in solido tra loro, a corrispondere al lavoratore, in forze nello stabilimento dal maggio 1977 al marzo del 2008, la somma complessiva di euro 13.354,00, oltre interessi legali.

Sono numerosi i casi di ex dipendenti della Solvay che hanno contratto una delle patologie asbesto correlate, tra queste ricordiamo: mesotelioma, mesotelioma pleurico, mesotelioma pericardico, mesotelioma del peritoneo e mesotelioma della tunica vaginale del testicolo.

Ma anche tumore ai polmoni, tumore alle ovaie, tumore dell’esofago, tumore faringe, tumore alla laringe, ispessimenti pleurici e placche pleuriche, sono patologie invalidanti correlate alla esposizione amianto.

E’ stato pacificamente accertato, sia in processi penali che civili relativi alla Solvay, l’utilizzo massiccio di amianto nello stabilimento – spiega Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto che precisa – “la fibra killer era presente in guarnizioni, baderne e avvolgimenti, MCA era usato per le coibentazioni e le guarnizioni delle celle e tubazioni in genere. Amianto in scaglie mescolato con acqua era usato per la preparazione dell’impasto, per il tamponamento di alcune zone dell’impianto negli anni 70; amianto in trecce poteva essere usato per gli interventi manutentivi”.Indispensabile la bonifica dei siti contaminati per evitare altre fonti di esposizione, dalle Centrali ENEL, nelle quali molto è stato già fatto, ai porti, tra cui quello di Livorno, e Marina di Carrara, alle scuole, agli acquedotti, oltre che evidentemente in tutti gli altri siti industriali” – sottolinea il difensore del lavoratore. “Fondamentale però anche la costituzione degli indennizzi INAIL e i prepensionamenti amianto e l’integrale risarcimento dei danni, anche in favore degli eredi, nel caso di decesso per patologie asbesto correlate: dai mesoteliomi ai tumori polmonari, dall’asbestosi ai tumori dello stomaco e di tutti gli altri organi del tratto gastro-intestinale” – conclude il legale, componente della Commissione Nazionale Amianto del Ministero dell’Ambiente.

La sede operativa/sportello amianto ONA di Rosignano Solvay ha ricevuto continue richieste di assistenza medica e legale da dipendenti ed ex dipendenti della Solvay di Rosignano, delle Centrali ENEL, dei cantieri navali e degli altri siti in cui è stato utilizzato amianto. I cittadini sono stati assistiti e hanno quindi ottenuto le rendite INAIL, e tutte le altre prestazioni previdenziali e risarcitorie. Molti giudizi sono ancora in corso. Presso la sede di Rosignano (Centro Rodari, Via della Costituzione) è possibile ricevere assistenza medica e legale gratuita rivolgendosi direttamente ai rappresentanti territoriali, Sig.ra Antonella Franchi e Sig. Massimiliano Posarelli.

Abbiamo incontrato i due volontari dell’ONA già in diverse occasioni, grazie al loro continuo impegno nei confronti delle vittime amianto della zona che si affidano all’associazione per ottenere assistenza medica e legale.

L’impegno dei volontari ONA in Toscana

In Toscana è operativo il centro di eccellenza di sorveglianza sanitaria istituto presso l’U.O. di medicina del lavoro del Policlinico Le Scotte di Siena, diretto dal Prof. Pietro Sartorelli, attraverso il quale è fornita la migliore assistenza medica, ed è il punto di riferimento anche dei medici volontari dell’ONA, capitanati dal Dott. Arturo Cianciosi, e dal Dott. Claudio Marabotti, peraltro autore di uno studio epidemiologico e assertore dell’esigenza primaria, che costituisce l’asse portate del programma operativo dell’associazione in Toscana. L’ONA fornisce il servizio di assistenza anche con lo sportello amianto on-line, e attraverso il numero verde 800 034 294.

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