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Sole: fa bene o male? Risponde Riccardo Bono

“Il sole bacia i belli”. Lo diceva sempre mia nonna, ma sono certa che si tratta di una frase ricorrente anche nella vostra memoria. La differenza però tra le nonne di ieri e i ricordi di oggi è altra: oggi esistono delle regole per non rinunciare alla tintarella ed evitare di fare i conti con i rischi di una esposizione sbagliata, colpevole di creare più danni che benefici. Giusto per evitare fraintendimenti, se facciamo un paragone con l’alimentazione, sappiamo tutti che mangiare è necessario per sopravvivere, ma se tutti i giorni facciamo indigestione dobbiamo fare i conti con dei danni anche irreparabili. Lo stesso capita con l’esposizione al sole. Per far chiarezza però la parola passa al dottor Riccardo Bono, specialista in Dermatologia e Venereologia a Roma. “In ambito sanitario sono diversi i vantaggi del sole. Stimola il sistema immunitario e quindi ci rende più forti. Stimola il metabolismo della vitamina D e quindi l’apparato osteomuscolare ne trae benefici riconosciuti. Stimola il benessere migliorando l’umore e la psiche. Per quanto riguarda la pelle, provoca vantaggi per determinate patologie infiammatorie (dagli eczemi cronici alla psoriasi). Di contro, il sole però fa invecchiare la pelle. Fa venire rughe e macchie e, su un substrato genetico, può indurre la formazione di tumori della pelle”, spiega l’esperto. “Fondamentalmente i tumori sono di due tipi. Il tumore di origine melanocitaria (melanoma) che, se lasciato al suo destino, può crearci problemi seri ma se diagnosticato precocemente, si guarisce facilmente. Esistono anche i tumori di origine epiteliale (epiteliomi) che hanno scarsissime capacità di dare metastasi, quindi asportandoli si risolve subito il problema. La differenza qual è? Mentre per il melanoma la causa sono le scottature intense, quindi il sole preso per poco tempo e in maniera massiccia, gli epiteliomi vengono soprattutto per l’esposizione solare cronica tipica di marinai, contadini e muratori. Ma è fondamentale anche il tipo di pelle che si ha. Un altro danno che può provocare il sole sulla pelle sono le reazioni simil-allergiche come pruriti, eritemi e orticaria solare. Noi diciamo spesso che il sole è diventato più “cattivo”: no, il sole è rimasto lo stesso, è che forse abbiamo dato modo ai raggi di passare con più facilità, quindi la sensibilità della popolazione è aumentata. Come si riesce a contrastare questa situazione? Prendendo degli integratori che ci aiutano a difenderci dai raggi ultravioletti, cominciando la loro assunzione almeno un mese prima dell’esposizione solare. Eventualmente consiglio di fare dei piccoli cenni di abbronzatura prima di andare in vacanza oppure, in alcuni casi, anche qualche lampada solare ma non per essere neri a dicembre, piuttosto per educare la pelle, “vaccinandola”, perché è una problematica diffusa che rovina tanto la salute quanto la vacanza”, conclude il dottore.

 

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