“La povertà assoluta nel nostro Paese sta arrivando, purtroppo, a livelli davvero preoccupanti negli ultimi anni, evidenziando la necessità di applicazione di interventi strutturali da parte del governo centrale per sostenere le famiglie più vulnerabili e le categorie sociali più vulnerabili. Cosa che non sempre avviene. Sono infatti milioni le persone che vivono attualmente in condizioni di povertà assoluta, fenomeno che colpisce in modo trasversale tutte le fasce d’età e le aree geografiche, con un’incidenza particolarmente sensibile nel Meridione. Tra le categorie più esposte troviamo le famiglie numerose, gli anziani, le donne e i giovani, anche con i minorenni che rischiano di vivere in condizioni di grave indigenza. L’impatto della pandemia e della crisi economica globale hanno ulteriormente aggravato la situazione, rendendo insufficiente il potere d’acquisto di molte famiglie, nonostante i vari interventi governativi. Organizzazioni non governative, associazioni caritative e anche realtà territoriali, come il Centro Studi Iniziativa Comune, denunciano ancora una volta una crescente domanda di servizi essenziali come alimentazione, assistenza sanitaria e alloggio. È indispensabile un approccio coordinato e strutturato, che coinvolga istituzioni nazionali, enti locali e il terzo settore, al fine di aumentare politiche sociali efficaci e sostenibili. La povertà assoluta in Italia non è solamente una questione economica, ma prima di tutto sociale e morale. Contrastarla significa tutelare la dignità, l’inclusione e le pari opportunità a tutti i cittadini”.
Così, in una nota, Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune.