“Questo bando costituisce ormai un punto di riferimento per il territorio, dal 2018 si sono infatti susseguite varie edizioni che garantiscono un volano delle potenzialità locali, coinvolgendo i cittadini con una vasta offerta di interventi molto trasversali, in grado di incentivare il loro legame con la comunità di riferimento”, spiega l’assessora alle Politiche sociali del Lazio, Alessandra Troncarelli. “Andiamo inoltre a valorizzare il mondo del terzo che è un’importantissima risorsa per le istituzioni che, grazie a una collaborazione costante e una concertazione proattiva, ci permette di dialogare con le persone e intercettare le loro reali necessità”, aggiunge.
A poter partecipare al bando sono le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le fondazioni del terzo settore. Tutti i beneficiari, oltre a rispettare i requisiti specificati nel provvedimento, devono avere sede legale nel territorio della Regione Lazio e possono presentare domanda come singoli o in partenariato tra loro, dovendo però essere iscritti nelle rispettive sezioni del registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) o essere interessati dal processo di trasmigrazione nel Runts ai sensi dell’articolo 54 del codice del Terzo settore. Possono presentare domanda anche le fondazioni del Terzo settore, con sede legale sul territorio della Regione Lazio, iscritte nell’anagrafe delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1997, numero 460.
A essere promosse sul territorio regionale azioni come quella di promozione dello sport come strumento di aggregazione e crescita sociale o lo sviluppo di attività di outdoor education; interventi di sostegno all’inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti; progetti di prevenzione e contrasto di violenze di genere e bullismo; proposte di rafforzamento degli strumenti per la cittadinanza attiva, legate anche alla tutela dei beni comuni e all’agricoltura sociale; iniziative volte all’inclusione sociale lavorativa e alla valorizzazione della piccola impresa e dell’impresa sociale, anche con strategie che possano indirizzare i cittadini presso i servizi per l’impiego disponibili sul territorio.
Ogni Ets potrà presentare una sola proposta progettuale in qualità di proponente singolo o in qualità di soggetto capofila in Associazione temporanea di scopo; contemporaneamente potrà partecipare ad una sola altra proposta progettuale come partner di Associazione temporanea di scopo. Inoltre, ogni Ets, che non sia già proponente di progetti in forma singola o capofila di Associazione temporanea di scopo, potrà partecipare in qualità di partner di Ats ad un massimo di due progetti. Il finanziamento richiesto per ciascun progetto, a pena di esclusione, non potrà essere inferiore a 10.000 euro o superare l’importo di 50.000 euro; ciascuna proposta potrà prevedere, a titolo di cofinanziamento, ulteriori risorse messe a disposizione dal soggetto proponente o dai soggetti del partenariato o da soggetti terzi, persone fisiche o giuridiche.
Prevista anche la collaborazione, a titolo gratuito, con soggetti diversi da Odv, Aps e Fondazioni, non beneficiari diretti del contributo quali enti pubblici o privati. I progetti dovranno svolgersi sul territorio regionale entro le tempistiche indicate dall’amministrazione, la durata minima non dovrà essere inferiore a sei mesi e la durata massima non dovrà essere superiore a 12 mesi. L’istanza di finanziamento potrà essere presentata, a pena di esclusione, a decorrere dalle 12:00 del 17 gennaio 2023 ed entro e non oltre le 12:00 del 16 febbraio 2023.