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Sociale, ambiente, sicurezza e vivibilità

Le mie idee ricorrenti a proposito della città in cui vivo, Anzio, con particolare riferimento a Lavinio, riguardano sempre e comunque il sociale, l’ambiente, la vivibilità del territorio, la sicurezza. Sono punti dai quali non mi sposto, come mi fa osservare chi mi conosce bene. Sono le ragioni fondanti di questa testata, che si pone anche l’obiettivo di ridare smalto alla nostra bella comunità. Mi chiedo spesso che cosa le manca perché ciò avvenga. Ricapitoliamo alcune sue eccellenze. Anzio era città dei Cesari, di Nerone in particolare, e dei papi, come Innocenzo XII. Anzio, con il suo magnifico mare e le spiagge curate, è pluriennale “bandiera blu”. Anzio conserva memorie storiche uniche. Anzio è stata straordinaria testimone dello sbarco degli alleati liberatori nella seconda guerra mondiale. Anzio per lungo tempo è stata simbolo di ospitalità e di accoglienza, con i vip, che con le loro magnifiche “barche” attraccavano nel suo porto. Ebbene Anzio, proprio adesso, in piena estate, quando alla grande quantità di turisti che arrivano, dovrebbe dare testimonianza di tutto ciò che ho appena detto e di tanto altro, Anzio si trova a scivolare su due punti che la rendono inaccettabile: ambiente e sicurezza. Una grande quantità di vie è trasformata in discarica a cielo aperto e annotiamo con disappunto che si succedono furti e rapine a tutto spiano, addirittura negozi del centro, sono stati rapinati dieci volte in tre mesi. Perché? Mi chiedo e sono certo che ve lo stiate chiedendo anche voi, cari lettori.

Apparentemente non c’è risposta, perché per quanto riguarda il primo punto di sicuro il Comune si sta organizzando per garantire al meglio la raccolta dei rifiuti, là dove la differenziata non è curata come si deve, i ritardi sono all’ordine del giorno, le strade si trasformano in pattumiere e del verde meglio non parlare! Non si è forse previsto che, in questi mesi, quadruplicandosi la popolazione residente, di conseguenza, in proporzione, dovrebbe aumentare il personale impiegato, le attrezzature e i macchinari? Non serve a niente e a nessuno ancorarsi su un generico: “La gente non ha senso civico”! Se non l’ha, bisogna farglielo venire, intanto cominciando a tenere pulito negli orari previsti e, poi, multando gli indisciplinati che abbandonano sacchetti d’immondizia dappertutto. E qui si apre la seconda grave pecca. Mancano gli agenti che facciano rispettare la pulizia delle strade (chiaramente quando è programmata e realizzata come si deve!) ma mancano pure, più grave, per sorvegliare e mantenere la sicurezza della città, evitando scippi, furti, rapine, in quantità intollerabile. Porre rimedio a tutto é meno difficile di quanto possa sembrare. Intanto, se l’azienda attualmente in carica per la pulizia della città non riesce ad adeguarsi, la si può supportare per risolvere l’emergenza dell’igiene pubblica.
Com’è avvenuto in altre città, poi, si possono potenziare tutte le forze dell’ordine, addette alla sorveglianza, con altri elementi complementari. Basterebbe con grande semplicità ammettere i propri limiti e chiedere aiuto. Prima che l’estate finisca, però, e molta gente abbia deciso di non scegliere mai più questa località come posto di villeggiatura!

L’Editore Antonio Geracitano

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