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Sicurezza in mare e tutela dell’ambiente, il bilancio della Guardia Costiera

Ieri, presso il “Teatro del Mare” di Genova, in occasione della 62ª edizione del Salone Nautico Internazionale, alla presenza dell’Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, Comandante Generale della Guardia Costiera, e del Direttore Marittimo della Liguria, Contrammiraglio Sergio Liardo, il Capo Ufficio Comunicazione del Comando Generale, Capitano di Vascello Cosimo Nicastro, e il conduttore televisivo Massimiliano Ossini, hanno presentato il bilancio dell’estate 2022 degli italiani, raccontata con i numeri dell’operazione “Mare Sicuro”, un’attività – questa – che la Guardia Costiera svolge da oltre 30 anni per garantire la sicurezza della balneazione e della navigazione di tutti coloro i quali frequentano il mare durante la stagione estiva.

L’operazione “Mare sicuro” – che si è protratta dal 18 giugno al 18 settembre – ha visto impegnati quotidianamente 3000 donne e uomini del Corpo, oltre 400 mezzi navali e 16 mezzi aerei della Guardia Costiera dislocati lungo gli 8.000 km di coste del Paese, sul Lago di Garda e sul Lago Maggiore, pronti a intervenire in caso di emergenze in mare.

Di seguito alcuni dati salienti (reperibili anche in seno alla presentazione allegata al presente comunicato):

1.547 persone salvate;

507 unità da diporto soccorse;

• oltre 251.000 controlli;

quasi 160.000 mq, tra spiagge e tratti di mare abusivamente occupati, restituiti alla libera fruizione.

Da un’analisi dei dati presentati e da una comparazione con le estati precedenti, le unità da diporto soccorse, come pure le persone salvate (- 25% rispetto al 2021), fanno positivamente registrare una flessione: meno utenti del mare, infatti, si sono trovati in situazioni di pericolo, segno evidente di una maggiore prudenza e senso di responsabilità.

Anche i numeri riguardanti il fenomeno dell’occupazione abusiva di spiagge e acque libere sottratte illecitamente alla pubblica fruizione segnalano una importante flessione (- 45% rispetto al 2021), a riprova di un più diffuso rispetto delle regole.

Questa tendenza positiva conferma la costante attività d’informazione e prevenzione, che affianca l’attività operativa, risultano essenziale per portare il cittadino a vivere il mare in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente.

“La Guardia Costiera” ha dichiarato l’Ammiraglio Carlone nel suo intervento “è un’organizzazione che vive ogni giorno al fianco dei diportisti, degli addetti ai lavori e degli appassionati del settore. Intensa è stata l’attività operativa in mare per garantire la sicurezza dei diportisti, come anche l’attività amministrativa svolta a supporto di questo settore cardine della nostra economia e del turismo.”

La presentazione è quindi proseguita con un focus sull’attività della Guardia Costiera in campo ambientale, arricchitasi quest’estate della presenza operativa di un drone: un velivolo a pilotaggio remoto (RPAS) che l’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA) ha messo a disposizione della Guardia costiera italiana per la campagna estiva 2022, non solo per consentire un migliore monitoraggio dei traffici marittimi e sorveglianza sul mare, ma anche per monitorare i grandi vertebrati marini del Santuario Pelagos.

La presentazione odierna è stata l’occasione per proiettare, davanti al numeroso pubblico presente, lo spot TV che ha visto protagonista Massimiliano Ossini, realizzato dal Ministero della Transizione Ecologica, in collaborazione con la Guardia Costiera e la Rai; uno spot che mira a promuovere la fruizione sostenibile delle Aree Marine Protette.

Come da tradizione, al termine dell’evento è stato svelato il tema del nuovo Calendario 2023 della Guardia Costiera, realizzato dal fotogiornalista Fabrizio Villa: 12 scatti d’autore attraverso i quali l’artista ha saputo raccontare il vissuto quotidiano delle donne e degli uomini del Corpo in una chiave inedita, quella del bianco e nero.

La Guardia Costiera sarà presente al Salone Nautico anche con uno spazio espositivo full hi-tech, che quest’oggi ha ricevuto, tra gli altri, anche la visita del Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Prof. Enrico Giovannini.

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