30 ottobre 2018
Mentre nel Paese si disputa una partita complicata tra controversi contestati permessi al TAP e veti al TAV, dalla Puglia al Piemonte, tra disboscanti trombe d’aria e raggelanti raffiche di spread, finalmente, domani, nello storico Salone d’Onore del CONI, tornato allo splendore originario, tra il recuperato candore delle pareti e gli spaziali marmi bianchi e bardigli dissepolti dalla moquette, che li aveva celati per mezzo secolo, tra lo stupore compiaciuto dei raffigurati da Canevari e Montanarini, andrà in onda il messaggio sound-coreografico “Put the ball and…run!”, inventato da Fabio Frizzi e Steven B (Stefano Bontempi) e adottato dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play, come metafora passata e futura della vita, come opportunità di rinascenza etica per uno stile esistenziale corretto attraverso la pratica dello sport, i suoi principi ed i suoi valori. La presentazione di questo secondo “inno” fair play, in un contesto da tutto esaurito, avrà un formidabile significato simbolico e sarà anche la rappresentazione reale di una alleanza tra forze sinergiche come quella dello sport, della cultura, dello spettacolo e nn di meno dell’impresa, della finanza, dei servizi, della sicurezza e dell’ambiente, del lavoro, del welfare in collaborazione con le istituzioni di governo centrali e sul territorio, i comuni. Ecco, domani saranno presenti tutte queste componenti, creando una miscela, una combinazione di elementi dall’alto valore emotivo e motivazionale. Quando verrà ricordato il percorso già compiuto, la scommessa già vinta da personaggi come Carlo Pedersoli (Bud Spencer), Nicola Pietrangeli, Giancarlo Peris, Nino Benvenuti, Abdon Pamich , tutti protagonisti di quel miracolo di prima “rinascenza” italica del dopoguerra, compiuto con l’organizzazione dei XVII Giochi Olimpici di Roma, nel 1960, appena tredici anni dopo la catastrofe bellica e la costituzione della Repubblica, con loro, guidati dal Presidente del Comitato Olimpico e nuovo membro permanente del CIO, Giovanni Malagò, ci saranno straordinari protagonisti delle tappe successive, come Giuseppe Gentile, Michele Maffei, Daniele Masala, Francesco D’Aniello, Mauro Bergamasco, Annalisa Minetti ed Emiliano Marsili, cui si affiancheranno la star della danza Andrè De La Roche e l’imprenditrice virtuosa Dominga Cotarella, creatrice di Fattoria Tellus, tutti destinatari del Premio Nazionale Fair Play 2018. Tra le centinaia di personaggi che hanno annunciato la presenza e di cui abbiamo già dato notizia, tra coloro che condividono le potenzialità di un Progetto di estensione dei benefici da fair play a tutta la popolazione attiva, dai bambini ai super-adulti, vanno ricordati quelli che potrebbero divenire interlocutori strategici, come il Direttore Generale della Prevenzione al Ministero della Salute, Claudio D’Amario, il Direttore Generale dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, Ruggero Parrotto, il Presidente dell’APSP (Associazione Prestatori di Servizi di Pagamento) Maurizio Pimpinella, il Sindaco di Castelnuovo di Porto, Riccardo Travaglini, un caposaldo della protezione civile e Comune con delega assessorile al fair play (accordo CNIFP-ANCI) cui fanno capo responsabilità e opportunità strategiche, che potrebbero essere determinanti per realizzare l’obiettivo di una diversa qualità della vita con attività motoria, cultura della sana alimentazione, gestione trasparente ed attenta delle risorse, condivisione delle scelte e fruibilità dei servizi in sicurezza e tutela.