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Sesso: baby-boom 9 mesi dopo vacanze natalizie

Picchi di gravidanze post festività natalizie. È una certezza. Sarà per l’effetto cambio di stagione? Risponde alla domanda la ricerca portata a termine dagli scienziati dell’Università dell’Indiana e dell’Instituto Gulbenkian de Ciência in Portogallo che svela le origini del baby-boom di settembre nelle abitudini sociali. La biologia non c’entra. A provarlo sono le ricerche sul web e i post su Twitter, che gli autori hanno usato per rivelare i nostri desideri e le nostre motivazioni più nascoste. In pratica, le tracce lasciate dalle ricerche online mostrano che a Natale c’è un’impennata di interesse sul sesso a livello mondiale. Un picco che, non a caso, coincide 9 mesi dopo con un boom di nascite.

“L’ascesa del web e dei social media offrono uno strumento senza precedenti per analizzare i cambiamenti di umore e comportamento delle persone su vasta scala”, ha spiegato Luis M. Rocha, professore della Scuola di informatica e ingegneria dell’Indiana University. “Questo studio è il primo sguardo a livello planetario sulla riproduzione umana in relazione agli stati d’animo delle persone e all’interesse per il sesso online”.

L’analisi ha rivelato che l’interesse per argomenti ‘hot’ ha dei picchi significativi durante le principali celebrazioni culturali o religiose: c’è un maggiore uso della parola ‘sesso’ o di altri termini di chiara attinenza sessuale nelle ricerche in rete. Questi picchi, poi, corrispondono in modo sostanziale a un aumento delle nascite 9 mesi dopo nei Paesi in cui sono disponibili dati sulla natalità. Inoltre, l’effetto è stato osservato in due culture diverse: il picco maggiore si è avuto a Natale nei Paesi a maggioranza cristiana e all’Eid-al-Fitr, la celebrazione che segna la fine del Ramadan, nei Paesi a maggioranza musulmana.

Voi direte quindi che il fenomeno si ripropone anche a Pasqua. Sbagliato. È il tema natalizio che, con i regali e l’attenzione ai più piccoli, innesca un ‘effetto famiglia’. Insomma, il Natale è caratterizzato “da un umore collettivo che va a braccetto con un’aumentata fertilità”, conclude Rocha.

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