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SENZA FAIR PLAY, VENTIMILA LEGHE SOTTO LA RAGIONE

Ci piacerebbe che tutto si concludesse come nel romanzo di Jules Verne, nel migliore dei modi, con la salvezza dei protagonisti, per l’avventura del Titan che da fantascientifica si è trasformata in reale e surreale.

Per certi aspetti, il navigare sott’acqua è espediente consolidato tra le abitudini umane, di certo non le migliori, se ci si avventura nel misterico oceano delle sostenibilità, da quella ambientale a quella delle relazioni tra gli umani, più inclini alla guerra che alla pace. Se ci troviamo palesemente in difficoltà, in ritardo sui traguardi possibili – tra cui quello fondamentale della transizione verso i valori etici – è perché continuano irrimediabilmente a prevalere sentimenti come l’egoismo e l’arroganza, piuttosto che la peggiore tra le sindromi, quella di Leopold von Sacher-Masoch. Per questo, tra due giorni, il Comitato Nazionale Italiano Fair Play, con il sostegno dell’associazionismo impegnato nella società civile e delle principali istituzioni, organizza un Evento dal formidabile valore simbolico, quello della celebrazione della seconda edizione di FAIR PLAY for LIFE, in cui verranno premiati valori e competenze filtrati dai principi dettati da William Shakespeare, quelli del fair play.

Nelle motivazioni di “Fair Play for Life” si rappresentano la indispensabilità della “Transizione Etica” e l’affermazione del “Diritto alla Gioia” in combinazione con il merito e la competenza. Durante il periodo pandemico, con il “Dovere compiuto”, il Comitato, non
rinunciando alla doverosa celebrazione del Sessantesimo dei XVII Giochi Olimpici di Roma e dei suoi protagonisti, aveva avviato un percorso risarcitorio per la storia del nostro Paese, ancora in attesa di un Museo Nazionale dello Sport e dell’Olimpismo, piuttosto che dell’attività motoria nelle scuole materne e primarie, come aveva indicato Francesco De Sanctis sin dal 1878. Adesso, dopo la ripresa, il Comitato Nazionale Italiano Fair Play continua ad emettere chiaro e forte il segnale di voler implementare la sua attività di divulgazione dei principi etici per il cambiamento della società civile in ogni ambito, anche per arrivare al non secondario imprescindibile traguardo educativo, legato ai principi shakespeariani del “gioco corretto”, ovvero della lealtà e del rispetto.

Con l’appuntamento imperdibile di venerdì, nel Salone d’Onore del Comitato Olimpico, al Foro Italico si darà inizio ad un crescendo in proiezione geometrica per l’avvio del Trentennale dell’European Fair Play Movement e del Comitato Nazionale Italiano Fair Play, fondati nel 1994.

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