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Sciopero medici, dottori al sit in di Roma: “In pensione prima del coccolone”

(Adnkronos) – La pioggia battente non ha fermato i medici e gli infermieri che oggi a Roma sono scesi in piazza per lo sciopero di categoria. Fischietti e bandiere dei sindacati, un migliaio gli operatori nella Capitale ma altrettanti sit-in si svolgono a Torino, Bologna, Napoli e Palermo, collegati su un maxi schermo. Tanti i cartelli ironici nei confronti della manovra e del Governo, colpevoli di “abbandonare chi era stato definito eroe durante il Covid. C’è anche chi ironizza con un cartello ‘fai da te’ con scritto "in pensione prima del coccolone" con il dottore che indossa un maschera da anziano. Ma i medici e gli infermieri chiedono soprattutto "rispetto" e lo urlano a gran voce. "Questo è il primo sciopero dei medici, ma senza risposte andiamo avanti e apriamo lo sconto con le dimissioni di massa. Se non ci apprezzano andremo via dai reparti. Oggi mancano 20mila medici”. Così all’Adnkronos Salute Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed, oggi a Roma in sit-in per lo sciopero dei medici. C’è possibilità di ricucire con il Governo? “Si possono distogliere le risorse dal lavoro straordinario e per la sanità privata e convogliarle sul personale”, risponde Di Silverio. Lo sciopero dei medici e degli infermieri “è la dimostrazione palese e plateale di un disagio profondo che pervade la professione che lavora in un ambiente non adeguato, i medici chiedono di poter fare i medici in sicurezza e qualità con personale adeguato ai bisogni dei cittadini”. Così all’Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici e chirurghi, presente al sit in. "C’è una grande preoccupazione – aggiunge – anche sul lato della responsabilità medica. Occorre tutelare i professionisti come fatto durante la pandemia”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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